Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      8rLucio di Teramo , ed a lui stesso mozzata la testa , per sentenza del Capitano della Città. Pur da quel tragico avvenimento seppe Dio trarre la sua gloria , perchè Bella , o sia Isabella unica sorella di Cola , ottenne da Carlo il rilascio delia mcttà della casa paterna , confiscata per la parte del reo, con diploma de' i3. Marzo i384- per ivi edificare il Monastero, anche oggi fiorente di S. Giovanni . Potè qualche privato Cittadino dipartirsi dalla fedeltà dovuta a Carlo III. entrato iu possesso del Regno colle apparenze almeno della legittimità, ma non potè dipartirsene una Città sempre distinta per attaccamento ai proprj Sovrani . Se non fosse stato così , non avrebbe Carlo con tanta gentilezza condisceso alle premure de' Teramani , i quali a lui cercaiono in Capitano il Milite Lodovico da Je$i , Regio Ciambellano : nè loro avrebbe indirizzata la cortese risposta , riportata dal Muzj , in data de' 5. Maggio 1384 : avrebbe , in Giugno del medesimo anno , rilasciato 1' assenso all' incorporazione della terra ili S. Niccolò , come rilevasi dal diploma di Ladislao in conferma, de'9. Novembre 1407: nè avrebbe permesso che si tenessero a stipendio venti Fanti armati , prò prescrvationa Civitatis , cou un rescritto al Capitano di Teramo , del dì 5. dello stesso mese , datato Bandi ( in Ardi. Civit. ) : nè sarebbesi compiaciuto di dar parte alla Città nostra di sua partenza per Ungheria , e di aver nomiuata la Regina Margarita sua Vicaria e Luogotenente , come da altra Lettera de' 20. Agosto i385. , iu cui la costante fedeltà di Teramo viene esaltata ( in cod. Arch. ) .
      Il motivo che indusse Carlo à trasferirsi in Ungheria fu di ricuperare quel Regno dalle mani di Maria , la (piale erosene impossessata dopo la morte di Lodovico di lei padre , avvenuta nel i382. Arrise a Carlo sui bel principio la fortuna , ci venne generalmente riconosciuto per Re , e come tale coronato in Alba-Reale ; quand' eccoti entrare un Ungalo , emissario di potente congiura , nella camera ove Carlo trattenevasi colla detronizzata Regina , e con Elmabeita di lei madre , e mortalmente ferirlo sul capo , ai 7. Febbrajo i386. Per cfl'etto di questa ferita , o del veleno , egli spiiò con cristiani sentimenti nel dì 24. dello stesso mese . Il Muzj , il quale suppose che 1' uccisione di Carlo fosse avvenuta uel Gcnnajo , mostra qualche meraviglia per essersi adoperato il regnante di lui nella compra , clic le Università di Teramo e di Campii fecero del Castello di Amaro e suo territorio , in comune ed indiviso , pel prezzo di due mila ed ottocento ducati di oro ed in oro , in Febbrajo del i386. ( di. 3. ms. ) : ed opinò che nel giorno della stipola non ancora pervenuta fosse notizia della morte di Carlo . Riducendosi però la catastrofe di questo Re alla vera sua epoca , cade qualunque difficoltà . E più difficile a spiegare come mai Notar Massio di Silvestro da Berbicacio , rogando in Campii un istrumento , che presso di me si conserva , ai G. di Giugno i386., Indizione nona, segnò 1' anno sesto di Carlo III. Uopo tre mesi il tragico fine di questo Principe esser più 11011 poteva un mistero : ed in Napoli fino dai 25. Marzo era stato gridato Re Ladislao . Dir conviene piuttosto che caduto il Regno in estrema confusione tra la parte della Nazione rimasta fedele a Margarita , balia del gio-vnietto Ladislao , tra la ringalluzzita fazione Angioina , e tra la pretensione di Papa Urbano , il quale sosteneva che il Regno devoluto fosse alla Chiesa Romana ; il più sicuro partito sembrasse , per allora , segnare negli atti pubblici gli anni di Carlo . Ciò che il citato istrumento contiene indica ben 11


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1832 pagine 271

   

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