Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

Pagina (137/272)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      37
      Volgare guerriero , ihe nel Gennnjo del 146o. trovavasi accampato [ircsso Moscufo . Ciò non impedì clie la Città di Aquila non alzasse , nel giorno di Epifania , le bandiere di Renato , per opera di Pietro Lidie Camponeschi , Conte di Molitorio , istituito da Renato suo Viceré negli Apruzzi , e che trasse al partito Angioino Ortona , per mezzo de' fratelli Benedetto e Francesco Riccardi , e parecchi Baroni . I pccsi de' Marsi , e Solmona si mantennero ih Ila divozione del legittimo Principe . Ma Giovanni , già intitolato Duca di Calabria , rinforzato dai Baroni ribelli, scorrendo Terra di Lavoro, e la Puglia , ridusse alla sua obbedienza buona pai te del Regno ; cosicché a Ferdinando non rimanevano ormai che i paesi fortificati di Apruzzo , e di Calabria , oltre la Capitale . Peggior piega presero gli alibii di lui in Aprile , quando si presentò alla nostra frontiera il rinomato Giacomo Piccinino con un' armata , che levata avea col denaro somministratogli dal Principe di Taranto . Mossosi dalla Romagna , giunse per la via Flaminia a S. Benedetto , e dopo due sole ore di riposo, pervenne al guado di Tronto circa un' ora di notte . Rotti gli argini , e spianati i ripari , egli fu il primo a porre il piede sulla sponda destra , e seguito dai soldati , arrivò dopo mezza notte a Colonnella , ove accese molti fuochi , i quali servir dovevano di segnale di sua venuta al Duca Giosia . Prestò costui ogni ajuto al Piccinino , che riunite a se le genti e le artiglierie inviate per mare , e sbarcate a S. Flaviano , valiiò il Vomano , e s' impadronì di Città S>. Angelo , di Penne , e di Loreto . Gittato quindi un ponte sulla Pescara , si fermò sul territorio di Chicli, per aspettarvi Giulio da Camerino, condottiero di quattro squadre di cavalli, da lui stipendiali : e sei \ ide arrivare di fatti, do] o gli amichevoli trattamenti riavuti da Giosia nelle sue Terre marittima . Il Virerò Matteo , non avendo forze sullicicnti per opporsi agi' invasori , limi-tossi a badaluccare con essi , a molestarli , ed a contrariare alla meglio i loro avanzamenti .
      Avrebbe Ferdinando , completamente rotto a Sarno nel dì 7. Luglio , infallibilmente perduto il Regno , se 11011 avessero continuato a soccorrerlo Papa Pio IL e Francesco Duca di Milano . Avea quest' ultimo , fin dal Marzo , dati due mila cavalli a Buoso Sforza suo fratello , con ordine di unirsi ad Alessandro Sforza Signor di Pesaro , altro loro fratello, ed a Federigo di Monte-Feltro , Conte di Urbino , per impedire al Piccinino 1* entrata nel Regno . La celerità del Piccinino avea eluso questo disegno , onu' eglino fatta massa a Porto di Fermo , dietro le orme di lui passarono il Tronto , e tolsero a Giosia S>. Flaviano . Al ciò intendere il Piccinino risolse tornare indietro per combattere , rallòizandosi prima colle genti dei Caldora , partitanti Angioini . Trovaronsi i due nemici eserciti a fronte , vicino S. Flaviano ( erroneamente detto S. Fabiano non solo dal Corio , e dal Sansovino , ma anche dal Muratori ) separati soltanto 1' uno dall' altro dal corso di l'ordino . Non ne seguì tantosto la pugna , avendo per qualche tempo i due Generali Sforzeschi attrso a fortificarsi contro il Piccinino , più vimlaggiosamcutc postato in un' eminenza di là dal 'l'ordino : ed avendo cosini voluto prendere prudenti misure , trattandosi di due militari di grido . Ma nel giorno 27. Luglio avvenne che Saccagnino, Ulliziale del Piccinino, uscendo fuori del campo con pochi cavalli , e con buona mano di fanti scelti , guazzato il fiume nella pianura che giaceva Ira i due eserciti , provo*ò alla zuffa gli avamposti Sforzeschi. Costoro , avendo alla testa Marcantonio


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1832 pagine 271

   

Pagina (137/272)






Gennnjo Moscufo Città Aquila Epifania Renato Pietro Lidie Camponeschi Conte Molitorio Renato Viceré Apruzzi Angioino Ortona Benedetto Francesco Riccardi Baroni Marsi Solmona Ila Principe Giovanni Duca Calabria Baroni Terra Lavoro Puglia Regno Ferdinando Apruzzo Calabria Capitale Giacomo Piccinino Principe Taranto Romagna Flaminia S. Benedetto Tronto Colonnella Duca Giosia Piccinino S. Flaviano Vomano Città S S. Angelo Penne Loreto Pescara Chicli Giulio Camerino Giosia Terre Virerò Matteo Ferdinando Sarno Regno Papa Pio IL Francesco Duca Milano Marzo Buoso Sforza Alessandro Sforza Signor Pesaro Federigo Monte-Feltro Conte Urbino Piccinino Regno Piccinino Porto Fermo Tronto Giosia S S. Flaviano Piccinino Caldora Angioini S. Flaviano S. Fabiano Corio Sansovino Muratori Generali Sforzeschi Piccinino Saccagnino Ulliziale Piccinino Ira Sforzeschi Marcantonio Benedetto Flaviano Angelo Luglio Flaviano Flaviano Luglio