Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
abbia bmatc coti più attenzione le sue composizioni : difetto ordinario di chi ha il dono di scrivere senza difficoltà . L' altro è che le Poesie sieno più libere , che allo stato di lui non conveniva .
CAPITOLO LV.
Lettera del Campano al Cardinale Giacomo degli Ammanati, illustrata con annotazioni.
Fra le Lettere del Campano , una merita la nostra attenzione , ed è la quarta del Libro primo , come quella che contiene pregevoli notizie di Teramo, e del Vescovato Aprutino . La dilezione è Campanus Cardinali Papiensi S>. Tralasciando il principio , ove il nostro Vescovo col solilo di lui stile faccio , e ridondante di attici sali , dà conto all' amico di sua sanità, la quale dice avere ricuperata ; ci contenteremo di ciò che noi concerne.
In Urbe sum , quamquam, diuturno cxluuista bello, et piene esinanita (t) tamen amoenissima at/jue pulclierrima . Sita est inter duos amnes , qui muros abltuwt , statimque Urbem preptergressi confutuluntur . Alteri nomcn VUìoLe , Tordino alteri . Sunt qui putent Trucniinum , nonmdli Juvantinum vocaverwit : vide Interamniam dixerunt veteres , nostri Tera-mum appellant. Hcec Jlumina cesiate modica , hjberno (vquiuoctio colli-quentihus nivibus cresciuti. l^ordituts aliquanto major, et ubi confluunt nomea retùiet ; fittola dimittit . Uterque ex editissimis montibus , pari spatio labuntur (a) - Tordini ora patentior, dimissis montibus , convalles secat tractu leni ac placido . VitUtla plerumque prccccps , et dissiliens ra-pibus stringitur (3) . Urbs igiùir in angulo posita commiscentiain sese ftu-minum pendo editiore planitie distenditur, habetque hoc gratiae, ut lato in campo , tamquam in mari insula! plana prosurgat. A montibus duo (4) a pelago qiùndecim passuum millia reccdit. Ad Occidcntcm montes , wuie auram captai astate, ad Orientem Adriaticus . sinus , unde teporem hyeme recipit. Ncque mari tam propinqua, ut (estivi vapore s, a ut Alist e r mceat , ncque montibus tam adjecia , ut hiberna giade rigescat , et nivc. Conwiodiiates maxima: Iòne lignandi , pabulandi , inde navigandi atqucCi) Il Delfico , clic nell' Interamnia Prittulia lia inserita (polla epistola opina ( pag. yP. ) eòi I' Autore alluda alla guerra, in cui Teramo fu distrutta, paco dopo la molti dot secolo XII. Ma è pio verisimile che ii Campano parli della guerra civile tra i Maztad^cchi e gli Spennali, la quale fi veramente lunga , e ridusse Teramo ad uno scheletro di Città , come più volte si è osservato. Io *on.-ina ei vnot dire «I Cardinale ciò che detto avea ad Alfonso : Ut jam hacc Civitai vidcatur , q:u:e entra patmu Juit latro* iniunt .
(a) Il corso di Tordino , dalla sua origine dagli alti Appennini nella Valle Rotonda , nel lValle-Vaccara, fino a Teramo , è assai più lungo del corso di Vczzola , te cui più lontane sorgenti non oltrepassano i manti di Serra , di Lago-Verde, c di Aoquaiatola .
(.t) Ni meno regge cfce 1' alveo di Tordino sia più largo di quello di Ycziola , purché non vogliamo supporre clic il secondo siasi ingrandito più lardi .
() Neil' assegnare la distanza da Teramo ai monti , 1' Autore si servi di passi di lunga dimcn-i -ne. (Quando poi assegnerà alla Città il circuito di circa tre miglia , biiogoa dire ckc »i scrviisc di pu>i più corti.
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