Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

Pagina (181/272)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      iSrcavalli Milanesi , ed a circa altreltanti Fiorentini , comandati dal Conte di Piligliauo . 11 Papa e Roberto temerono con ragione che Alfonso con tale aumento di forze non piombasse sopra Aquila ; laonde per difenderla , Roberto anch' ci si mosse per quella Città . Il ]>onsierc peto del Duca di Calabria era , prima di ogni altra cosa , di espugnar Molitorio , Terra j.cr natura e per arte allora riputata forte, e fin dal principio della guerra guardata da molli Aquilani , parenti del Conte CamjKineschi ; tanto più the riessa è il principale punto di comunicazione tra 1' Apruzzo Aquilano , ed il Teramano . Conobbe Alfonso di non avere un numero di fanti corrispondente alla sua molta cavalleria , specialmente avendosi ad operare in sili montuosi , ed ineguali : ma a sì fallo inconveniente riparò col prevalersi di cinquecento giovani Teramani , i quali ben armati andarono ( scrive Mnzj di. 5. ras. ) con giubilo e contento da non credersi , per 1' affezione grande che portavano al Duca di Calabria , e gli fuiono di non poca utilità . Preso , c fortificato un piecol luogo nelle vicinanze di Molitorio , avente una Torre da potersi difendere ; poco lungi da esso si piantò il campo di assedio . Gli Aquilani , attenti a spiare gli andamenti del Duca , appena appresero il pericolo di Molitorio , costrinsero il Gonfaloniere Pontificio a recarle soccorso : onde nel giorno cinque di detto mese furono a fronte le «lue nemiche armate . Abltaudonò allora Alfonso 1' assedio per non pensar che alla pugna , da cui la sorte del Regno parca dipendere . Contavansi nelle sue schiere , oltre il Conte di Pitigliauo , Virginio Orsini , Gio. Francesco Sanse veri no , Marsilio Torello, c Gio. Giacomo Trivulzj : guidavano le contrarie due figli del Generale Roberto , sotto gli ordini del ]>adrc , e Prostro e Fabrizio Colonna : gli uni e gli altri illustri per militare valore , ed accesi di emulazione e d' ira per antiche e nuove inimicizie . Chi fosse vago di sapere le ragioni e gli artificj , co' quali eglino si studiarono di animare il coraggio , e «li stimolare 1' ira de' rispettivi soldati , legga il Porzio ( Cong¦ dà Bar. lib. a. ) ed il Corio ( Stor. Milan. par. 6. ) .
      Fu nel di 7. Maggio j48G. che i due eserciti vennero alle mani. L'accanita zuflà , minutamente descritta dai due citati Storiti, durò l'intera giornata . La riguardavano dalle mura e dai tetti i Soldati ed i Cittadini di Monlorio , i quali, secondo la piega eh' essa sembrava prendere, or esultavano , ed ora impallidivano , or mandavano gridi di gioja , ed or «li dolore . Finalmente Roberto battè la ritirata, e con tal disordine che Alfonso lo incalzò fin dentro gli steccati , i quali però 11011 ardì assalire , molto più eli* era sopravvenuta la notte . Il vantaggio imperlatilo fu «laUa parte de' nostri , senza clic per altro fosse stato decisivo. 1 cinquecento Teramani, combattendo ad armi bianche ad asta curia , e pratici de' sili , inquietarono la cavalleria nemica . Ve ne morirono alcuni . Nei seguenti giorni non si sentirono voglia i due eserciti di tentar nuovamente la sorte delle armi . Anzi essendo ad Alfonso giunto il rinforzo di altre genti , assoldate dal Duca di Milano , e «lai Fiorentini ; si determinò a profittare della superiorità di sua aivalhuia in terreno migliore , e capì che la strada più corta di finir la guerra si era il portarla nelle vicinanze di Roma , onde costringere Innocenzo alla pace. Congedati dunque amorevolmente i Teramani, ei levò il campo «la Molitorio nel giorno 12. Giugno, e transitando per l'Aquilano, penetrò nuovamente nello Stato Ecclesiastico. (ili tenue dietro il Gonfaloniere, ma non jiotè impedire al Duca eli approssimarsi a Roma , c danneggiarne i contorni .


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 2
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1832 pagine 271

   

Pagina (181/272)






Milanesi Fiorentini Conte Piligliauo Papa Roberto Alfonso Aquila Roberto Città Duca Calabria Molitorio Terra Aquilani Conte CamjKineschi Apruzzo Aquilano Teramano Alfonso Teramani Mnzj Duca Calabria Molitorio Torre Aquilani Duca Molitorio Gonfaloniere Pontificio Alfonso Regno Conte Pitigliauo Virginio Orsini Gio Sanse Marsilio Torello Gio Trivulzj Generale Roberto Prostro Fabrizio Colonna Porzio Cong Bar Corio Stor Storiti Soldati Cittadini Monlorio Roberto Alfonso Teramani Alfonso Duca Milano Fiorentini Roma Innocenzo Teramani Molitorio Aquilano Stato Ecclesiastico Gonfaloniere Duca Roma Francesco Giacomo Giugno