Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
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radunarsi prima cicli' iiidomnni . Quivi si adottarono tre Leu immaginate misure . Ad impedire ai politici ed ai timidi il rimedio per non compromettersi , che sarebbe stalo di emigrare sino al fine del pericoloso aliare ; si proibì a tutti uscire di Città , senza licenza in iscritto de' Signori del Reggimento . Perchè in sì ponderosi momenti non mancassero al Magistrato le braccia , si risolse di sterminare a furia di popolo chiunque si rifiutasse ad accettare qualsivoglia uflizio , cui o da quel Parlamento stesso o per 1'avvenire dai pubblici Rappresentanti venisse eletto . Finalmente per la maggiore speditezza degli aliali , e perchè meglio si custodisse il secreto ; furono prescelti dodici principali Cittadini , ai quali si delegò 1' autorità medesima de' Parlamenti generali , con pieno potere di operare , di concerto col Ileggimeiilo , quanto occorrerebbe per la salvezza della Patria . Fssi furono licrurdo Forte , lino Pistilli , Colantonio Consorti , Francesco Trimon--/, Gio. Francesco di Nardo Muzj, Gio. Pietro Palazzi, Gio. Antonio iSoclàccliia , Gio. Francesco di Adamo , Gio. Andrea di Giacomo Sul-dovino , Marrano Jacomelli , Pietro Santacroce, e Piersante Pellicciante. Chiusisi incontinente costoro col Magistrato nel palazzo , stabilirono d' inviare a Napoli , in qualità di Sindaci , Sir Cola Pucciarelli Canonico Aprutino , e Colantonio Papirij , i quali partirono con tanta segretezza che in Città non si seppe la loro mossa che molti giorni dopo il loro arrivo nella Capitale: uè furono così stolti ila passare po' dominj dell'Acquaviva, ma prendendo la volta di Aquila , soltanto a PojkiIì ripigliarono la via ordinaria .
Altro incarico non erasi dato ai due Sindaci se non di procacciare de' lumi sull' oggetto , e di protestarsi nuovamente dell' indiscreta > brevità del termine prefisso . Pervenuto il loro primo rapporto , i Signori del Reggimento , col consiglio e consenso do' Dodici , stesero un foglio d' istruzioni che merita esser letto , e che ai medesimi indrizzarono per espresso : » Magnifici Simlici , Cittadini e Figliuoli nostri dilettissimi salutem . Aveuio >.> ricevuto le vostre lettere, e benissimo inteso quanto avete scritto; \i ri-» s,K>ndemo , che liis non ohstantibus debbiale de continuo impoi lunare lo Consiglio , ed animosamente dire la nostra ragion? , perchè siimi certo , » che non ci mancherà ili giustizia , nò la Cesarea Maestà ce farà tanto torto a noi , quali sempre a tutti i retro Principi ili Casa A l'agonia , donde « S. M. discende simo stili iidclissimi , ed abbiamo sempre per lo servizio » loro acremente coni battuto , de submicte.r ad uu Duca d'Atri, e mussimi: » essendo nostro capital nemico , per caosa , e servizio dei prelati Principi . ' Ed a detto Consiglio farete intendere questo Popolo prima voler patire » qualsivoglia estcriuinio, e liir peggio che li Sagontiui , che venire in ' potere di uu suo capitale nemico , lo quale è stato , ed è principio e line >•> di tutte le discordie di questa Città , e di quanti mali in ipsa sono sue-' cessi , e che ipso solo in età nostra è stata caosa di lar morire centinaia ' di uomini . E però situo dis,iosti d'essere tutti tagliati a pezzi con le no-' sire Mogliere e Figli , che renire nelle sue mani . Pertanto iulrcpitla->j mente farete sapere a lo Consiglio la totale deliberazione nostra , e Dio » voglia che non ci si dona caosa , che vedrà in elfetto molto più di qucl-» lo che serivemo . Appresso ancora , che la M. Cesarea abbia ordinato , » ch'i la cans-nostra se veda sommariamente , questo sommario non si deve » intendere che abbia a pregiudicare alle nostre ragioni . Pertanto adesso , » che iu questo ce va 1* onore , la vita , e la roba , non solo di noi , ma
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Leu Città Reggimento Magistrato Parlamento Rappresentanti Cittadini Parlamenti Ileggimeiilo Patria Forte Pistilli Colantonio Consorti Francesco Trimon-- Gio Nardo Muzj Gio Palazzi Gio Soclàccliia Gio Adamo Gio Giacomo Sul-dovino Marrano Jacomelli Pietro Santacroce Piersante Pellicciante Magistrato Napoli Sindaci Sir Cola Pucciarelli Canonico Aprutino Colantonio Papirij Città Capitale Acquaviva Aquila PojkiIì Sindaci Reggimento Dodici Simlici Cittadini Figliuoli Consiglio Cesarea Maestà Principi Casa A Duca Atri Principi Consiglio Popolo Sagontiui Città Mogliere Figli Consiglio Dio Cesarea Francesco Pietro Antonio Francesco Andrea
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