Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
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loro vecchio Catasto , decretò definitivamente la separazione di Miano da Teramo ; neutram palloni in expensis condannarli cs .
» L' Agosto , ed il Settembre di dello anno ( Muzj prosiegue ) le » genli furono molestate da certe febbri maligne , detle Mal Maz zucca , » clic tolsero molti di vita , tra i quali fu il gcnilor mio , che ai 4- di » Settembre , di età di anni trentanove , passò all' altra vita . » Ad onta di tali traversìe si visse in Teramo nell' allegrezza , perchè le due priueijialì sorgenti della pubblica felicità , la concordia cioè de' cilladini e F abbondanza de' viveri fiiiquì non cimisi chiuse . Ne fa fede il gran numero de' matri-monj contralti nel Gennajo del 1545. riferito dal sullodalo Scrittore, da cui non fia discaro' udire il rito , col quale tra le principali famiglie sole-vansi a quei tempi celebrare . In una delle Domeniche , che intercedono tra 1' Epifanìa e la SCUuagcsima , intervallo cui di ordinario solevasi riserbare la solennità delle nozze , i parenti e le parenti dello Sposo recavansi di mal-lino in casa della Sposa , la quale faccvasi trovare al portone , tenuta in mano dal padre , o in difetto dal maggiore fratello : etichetta ben consona al severo costume , duralo fino al jyGo. o circa , di non ammettersi chicchessia nelle civili famiglie ove fossero donzelle , tanto clic se taluno aveva a trattare coi capi di casa , non altrove riceveva udienza che nel cortile . Consegnata appena la Sposa dal nuovo suocero o cognato allo Sposo , questi la cedeva al Capitano ossia Governatore della Città , il quale andava servendola fino al Duomo , parrocchiale unica di Teramo : coperti entrambi da baldacchino , le cui asle erano sostenute dai Senatori delle nozze . Alla Sacramentale congiunzione preuicttcvasi la Messa prò Sponsò et Sponsa nella cappella di S. Berardo , cui gli Sposi assistevano iu ginocchioni , e lenendo ciascuno un cereo acceso nelle mani ; uon essendo ancora di uso il licei.t domi et de scro . Compiuto il sacro rito , il Governatore conduceva la Sposa , parimente sotto baldacchino , in casa del marito , ove i pranzi e le feste duravano quindici giorni . E perchè nell1 indicato frattempo solevausi combinare più matrimonj tra le principali famiglie ; perciò il Governatore portavasi or in una ed ora in altra casa de' novelli conjugi , a prendere il primo jkjsIo nelle mense , ed a riscuotere i primi onori nei ricevimenti.
CAPITOLO LWIII.
Vescovati di Giacomo Cardinale S avelli , e di F. Gio. Giacomo Ti aria.
Altre calamità di Teramo . Elezione di Giacomo Silverio-Piccolomini.
Fine del regno dell' Imp. Carlo / '. Principi del regno di Filippo II. di Spagna .
Ne' primi mesi dell' anno suddetto 1545. Bernardino Silverio rinunciò al Vescovato Aprulino , che a titolo di amministrazione , ai 12. Aprile dell' anno stesso , fu dato a GIACOMO Cardinal Savclli , Vescovo ( tra i conosciuti ) L. Sed antequam convolveretur annus , oneri se libens subJu-xit ( Ughel. ) . Quindi Paolo III. ai 20. Maggio i54(5. elesse F. GIO. GIACOMO Barba , Vescov o ( tra i conosciuti ) LI. , Napolitano di patria , cremila Agostiniano di professione , Procurato!- generale del suo ordine , e Sagrista Pontificio . Bisogna perciò emendare Muzj là dove scrive ( di. ms. ) che nel Geuuajo del i54t>. Monsig. Barba por 1' alletto che portava
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Catasto Miano Teramo Agosto Settembre Muzj Mal Maz Teramo Gennajo Scrittore Domeniche Epifanìa SCUuagcsima Sposo Sposa Sposa Sposo Capitano Governatore Città Duomo Teramo Senatori Sacramentale Messa Sponsò Sponsa S. Berardo Sposi Governatore Sposa Governatore Giacomo Cardinale S Gio Teramo Giacomo Silverio-Piccolomini Imp Filippo II Spagna Silverio Vescovato Aprulino GIACOMO Cardinal Savclli Vescovo Sed Ju-xit Ughel Paolo III IACOMO Barba Vescov Napolitano Agostiniano Procurato Sagrista Pontificio Muzj Geuuajo Berardo Piccolomini Carlo Principi Bernardino Monsig Barba
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