Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
lo esigesse , nella sagrestìa ilei Duomo . Gli affari ronrerncnli la composizione degli spogli col Nunzio del Papa in Napoli , le dot ime Papali, i sussi-dj caritativi ai novelli Vescovi formavano 1' ordinaria materia delle deliberazioni. La più importante però e più frequente era 1* Kcclesiastica immunità , come me ne hanno accertato non jioclie risoluzioni passatemi soli' occhio . Convocato straordinariamente il Clero di Campii ai i5. Aprile itisi), risolse stabilire un macello a parte , onde non dipendere per ombra dai regolamenti su quel dazio : e lo slabili di falli . E facile il comprendere chi: i macelli comunali fallirono , e dopo due anni più non si trovarono ad attillare . Fece quindi mestieri che ai a3. Giugno iG3i. quella Città chiedesse iu grazia al Capitolo generale di sopprimere il nuo\o macello , assicurando al Clero piena immunità di gabella .
Che dunque? Dal 1621. al iG34- non vi sarebbe a narrare verun piacevole avvenimento ? Via : ve ne ha uno , ij passaggio cioè per la nostra Salaria dell' Infante Maria, sorella di Filippo IV. sposa di Ferdinando III. di Austria Ile di Ungheria , la quale col suo numeroso e brillante seguito, a scansare la peste dell'alia e della media Italia, torse da Napoli il cammino verso Puglia negli ultimi giorni del iG3o. Entrata nel citeriore Apruzzo , pernottò in Orloua ai 3. Gcnnajo iG3i. ( Hrunect. lib. 2. p. G8. ). Fin dai 3i. del prossimo passato mese stavano ad aspettarla in Airi i Militi iii Campii e di Nerclo , scelti ( forse ]>eichò meglio equipaggiali ) a servirle di guardia di onore da Atri a Giulia e da Giulia al Tronto ; dovendo dia proseguire il viaggio j>cr terra sino ad Ancona , ove alleiidevala una l'i uta Veneta per lras,>Oiiaiia a Trieste. La comparsa delle Persone Regali produce allegrezza nei sudditi , stimola la loro curiosità , li inette iu 1110I0 , e giova ad accrescere il loro attaccamento. Ma perchè iu questo Mondo sulluuaie non vi ha bene senza mescolanza di male , e la scorta dell' augusta l'assag-gicra montava a 23oo. cavalli ; fè d' uopo esigere dalle nostre Comuni ben nove requisizioni, nel citalo Volume 7. dell'archivio di Campii distinte : ili letti cioè , di polli , buoi , porci , jianc , vino , legna , orzo , e paglia . Neil' allo in cui scrivo , mi giunge tra le inani 1' opera del Sig. Cantaln-messa - Carboni , intorno i Letterati e gli Artisti della Città di sist oli , ila cui rilevo che 1' Ascolano Architetto Celso Saccocci venne destiti ilo a costruire » 1111 magnifico ponte di legno nella foce del fiume Tronto , lhsi'm-» ve splendidamente e con apparato di molle e belle milizie fu dal Comune »j di Ascoli ricevuta quella Reina » ( p. 225. )
CAPITOLO LXXXI.
Dissoluzione del Marchesato di Bollante . Cambiamenti nelle Signorie ¦ li Montcpagano , di Montorio , di S. Egidio , e di Faraone .
Sequestro degli Stati Farncsiani.
Fine del Vescovato di Visconti.
Andrea-Matteo di Acquaviva ( morto senz'alila prole che sinini . maltinta a Francesco Gaetano Duca di Scrmoncta , colla dote del Principato ili Caserta ) avea venduto il Marchesato di Bollante a Monsignor Giuseppe Ai -quaviva di Aragona , Arcivescovo di Tebe in partibus , Abate di l'ropez-Ziino , di Mosciano e de' SS. Selle Frali , zio di Francesco Duca di Airi .
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