Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      mcnle. de' messi in Ascoli . A fin eli Icncrc in lalc frangente a bada 1 Regali , lo scaltro Santuccio ricorse di bel nuovo al ripiego de' colloquj . Inviò un Prete a proporre una sos,>eiisione di armi ]>cr quel giorno solo , giacché stava egli esortando 1011' i Caporali a rinunciare alla s,icranza dell' eccezione , ed a seco partire per Napoli , per ivi rimettersi assolutamente alla discrezione del Viceré : quindi scongiurava il Preside a non frastornare opera sì bella . Poiché 1). Alonso congedò il Reverendo .parlamentario colla ris,*>-sla che la domandata sosjicnsiouc non si accordava allatto : ma se ciano tauro savj da profittar della grazia , si determinassero sul momento ; Santuccio lo respinse inconiaueuic , limitandosi a chiedere un abboccamento di pochi minuti , essendo dell' ultima importanza ciò clic avea a comunicare : altrimenti ( l'è soggiungere ) i futuri inali della provincia non ad altri clic ai suo Preside s'imputerebbero, e ricadrebbero sopra lui solo. Iu ancoia sì buono D. Alonso die condiscese a parlare con Cantuccio in un piano , ad eguale distanza ed a vista dei due Campi nemici : andandovi il primo con un lacchè , ed il secondo affatto solo . L' artificio del l'urlio Santuccio consistè nel tirare in lungo il discorso , in guisa eh' era trascorsa 1' ora ili vespro , quando il congresso si sciolse , senza conchiusione veruna . Nel dividersi , il mal educato Montanaro commise la bassezza d' indrizzare molli ingiuriosi al Preside , il quale non altrimenti gli rendè la pariglia che con uno Sprezzante sorriso .
      Era , non vi ha dubbio , SanUiccio F eroe di quei ribaldi . riti di una volta Tifta titubò , si avvilì : ma nulla fin qui era stalo capace di scuotere la fermezza di Santuccio . Fu per ciò eli' essendosi , dopo il colloquio , d' ordine di lui , divisi i facinorosi per varie Ville ; I). Alonso risolvè di assalire co' più scelti soldati quella , in cui era Santuccio rimasto con tuta settantina di compagni : incaricando altri Ulliziali di bloccare simultanea-incute col resto della truppa le altre Ville , alliuchè Sauluccio non avesse, soccorso . Sì falle disposizioni si diedero nella notte : notte da Santuccio passala iteli' inquietudine, perchè gli espressi spedili iu Ascoli non si videro tornare . Alla punta del giorno , scorgendo approssimarsi i Regali , scelse misurarsi piuttosto in aperta caiiqiagna che dentro le case . Nel non ricusate di venire alle mani con D. Alonso , quantunque ioti forze sproporzionale , egli coniava forse sui soccorsi , che ai primi colpi de' fucili eli sarchivi' vernili dalle cornicine Ville: ma queste bloccate, coincisi è detto, dovè sleuersi solo. Era già per essere sopraffatto dal numero , quando l'intrepido Salvatore Bianchini , fremendo sul pericolo del suo Caporione , fhzò alla testa d' una masnada un corpo di Calabresi che Io assediava , e traversando con pari felicità , sebbene con maggiore stento , i combattenti contro Sauluccio , penetrò dpve questi pugnava , lo abbracciò , e cominciò seco a caricare con lalc accanimento i soldati , che il Preside si \idc costretto a battere la ritirata con perdila . *
      Dopo il descritto latto di armi j>ciTennoro , e molto opportunamente da Ascoli palle e polvere : per lo che furono i partigiani nel caso di sostenere per più giorni diverse scaramucce co' Regali . Consumate nuovamente le munizioni , Santuccio , al solito , spiccò messi per tirarle da Ascoli : ma gli vennero intercettale da gente , mandata a bella posta da D. Alonso stili' intera linea de' confini . La mancanza della polvere e delle palle non era per altro la .sola angustia di Santuccio . Cominciavano a venir meno anche le intuii-


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 3
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1833 pagine 320

   

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