Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
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grano. Veci hi e giovani ricordavano l'altra del i8o3. ma erari staio aline' no il soccorso del vino , eccellente rimedio all' insalubrità ctl al mal condimento de' cibi , ai quali la povera gente avea dovuto ricorrere . Il singolare del 1816. fu la penuria di tutti precisamente i viveri , e fino delle erbe spontanee dei piati e delle campagne : segno evidente della mano di Colui , il quale Ita dHto : Si non audieritis me .... nec prnferet terra germen , lire arbores poma prabebunt : gasligo caritevole e da padre , perchè inducente a preservare da quello sj>aveutevole ed eterno , che per gli ostinati e impenitenti tiene riserbato da giudice . Assorbiti gli spiriti nelle idee di tristo avvenire 11011 portarono bastante attenzione alia legge degli 8. Dicembre •1816. ad onta che formar dovesse la base del nostro diritto pubblico. Con molta sapienza Ferdinando di Borbone volle fare scomparire una volta la diversità p ande d' istituzioni , stata fino allora fra i domilij di quà e quelli di là dal Faro , coli' unirli in una sola e medesima Monarchia . Quindi deposto il numero ordinale , che fra i Ile di Napoli lo avea distinto , assunse 1' altro di primo fra i Sovrani del Regno unito delle due Sicilie . Ilo creduto dover notare tal' era novella , onde qualche Lettore meno esperto non abbia ad equivocare sulla personale identità di Ferdinando IV. e I.
Fino a che le classi indigenti 11011 consumarono i pochi prodotti di estate e di autunno , il flagello non parve gran cosa . Ma ben orrido presentossi al Cennajo 1817. in turbe di meudici cou volti sparuti e gambe gonfiate , i quali ingomhiarorio i Paesi principali , e specialmente Teramo , assoldando d'inchieste e di gridi: nello smantellamento di non poche abitazioni di villici , e nella distrazione dei mobili più neccssarj , onde poterne i dolenti padroni , ad enormi perdite , cambiare il ritratto in alimenti : e nel vedersi che più d' uno a bella posta si spinse a qualche delitto correzionale , ad oggetto di assicurarsi colla pena del carcere il pane de' carcerati . Il Governo accordò de'soccorsi ; si promossero zuppe economiche , a via di tasse volontarie : quasi tutt' i benestanti aprirono le mani a generose limosino : il Sig. Federigo Giuirini , avanti la uictlà di Maggio succeduto al Sig. Capecc-Scondilo nella carica d' Intendente , avvivò pubblici lavori , segnatamente della Strada distrettuale . Con tali mezzi si salvò non so qual numero di miserabili : ma era impossibile uguagliare gli ajuli all' immenso bisogne» : per lo che altro numero considerevole ne morì d' inedia . Dai poveri fè la moite rapido passaggio ai ricchi , mediante il tifo nervoso , clic all' undecima febbre o all'ingresso della decima quarta e talvolta alla nona, do[^ convulsioni , petecchie , delirio , e spesso dietro attacchi di petto ed ulcerazioni di gola , spinse al sepolcro cittadini di ogni età , di ogni condizione , di ogni temperamento : se dir non vogliamo che a proporzione camparono più i vecchi e i deboli , che i giovani e i robusti. Si notò che 1' endemìa cambiava , diiò così , giornalmente d' indole e di sintomi, talché ad un infermo riusciva nocevole quello stesso metodo di cura , che ad un altro poco prima restituito avea la sanità : e che nelle incertezze e contraddizioni de' Medici , la incontrarono meglio coloro i quali , premesso alcun purgante , stettero ad osservare e ad ajutare cou blandi medicamenti la natura, di quegli altri che moltiplicarono ricette ed adoperarono eccitanti . I ripetuti salassi pciò , voluti da alcuni Medici Marchigiani sovracchiamati , si sperimentarono fatali . Clii non cadde fisicamente malato , lo fu moralmente di apprensione e di terrore. Nel solo Comune di Teramo il numero de' morti in quell' anno di trista ri-
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