Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
3
Se nella compiuta prima parte , destinata ai fatti concernenti 1' intera Regione , mi fossi ingegnato , fuori del necessario , ad inzeppar le memorie dei nostri Stabilimenti ; non avrei potuto schivare ne interrompimenti nojosi, ne una ributtaute confusione . Niuno dunque vorrà rampognarmi , per averle io rìserbate ad una seconda parie . Più verisimilmente verrà talento a qualcuno ( certamente non Regionario ) di accusarmi della poca importanza di molte fra le particolarità in questo quarto volume consacrate alla conoscenza dei posteli . A tale presumibile censura vado incontro coli' osservare che chi ha esercitato lo spirito a riflettere, ed a riportare i parziali racconti alla Storia filosofica ed universale , nulla qui troverà di superfluo : che nelle patrie Storie , óve non dobbiamo aspettarci sorprendenti vicende , strepitose battaglie , fine diplomazìe , si suole tener contò di quanto può avere un' importanza relativa, e sia per riuscire ó istruttivo o dilettevole ai concittadini : che bisognava in fine vendicar dall' obblìo e dalla polvere , mettere in salvo dai topi e dai venditori di sardelle quel che di meglio è rimasto ne' nostri archivj . Giova pur ricordare clic la libertà di uno Storico nel comprender le cose è in ragione inversa del campo , eh' ei si ha prefisso . Nella Storia di un Reame non si soffrirebbero che avvenimenti da interessare tutta quella monarchia ; nella Storia o di una Provincia o di Città vanno benissimo collocati fatti di loro natura meno rilevanti : e nella Storia di un Collegio , di un Cenobio hatino luogo notizie anche di minor rilievo : regola così ricevuta , che nella Storia di un Uomo non si tralasciano le minute circostanze della privata di lui vita . Ciò ben avvertito , è giusto prender le mosse daiCAPITOLI
capitolo aprutinoRimettendo agli Scrittori delle Cristiane antichità chi fosse vago di sapere come tutt' indistintamente i Preti formassero ne' primi secoli il Consiglio o Senato del Vescovo : come data la pace alla Chiesa , moltiplicandosi coi sacri edifìzj i Sacerdoti in ogni parte di quella , che oggi chiamiamo Diocesi, il Vescovo dovesse trattare gli affari coi soli Preti urbani , che gli erano vicini ; come passata dall' oriente in occidente la costumanza della vita comune del Vescovo col Clero , quei Sacerdoti clic vi si piegarouo si dicessero Canonici , quasi impegnati a vivere secondo un canone o regola , ed ascritti al canone o matrice della Cattedrale ; ed il collegio da essi risultato si appellasse Capitulum : come rallentandosi la carità ed abolita la vita comune , restassero divise le rendite 1' abitazione e la mensa fra il Vescovo ed i Canonici : come ciò nulla ostante continuassero costoro ad esser chiamati a parte del pastorale ministero , ad esclusione dei Sacerdoti non Cannonici, in forza dell' uso introdotto da che convivevano col Vescovo: come in molte Ciltà eglino seguitassero a coabitare fra loro : come in line s: sciogliesse affatto ogni conventuali^ , e ciascun Canonico passasse a dimorare in propria casa ; è del mio assunto dimostrare come tutto ciò mirabilmente si accordi colle memorie campate dal tempo in online al Capitolo Aprutino .
| |
Regione Stabilimenti Regionario Storia Storie Storico Storia Reame Storia Provincia Città Storia Collegio Cenobio Storia Uomo Scrittori Cristiane Preti Consiglio Senato Vescovo Chiesa Sacerdoti Diocesi Vescovo Preti Vescovo Clero Sacerdoti Canonici Cattedrale Capitulum Vescovo Canonici Sacerdoti Cannonici Vescovo Ciltà Canonico Capitolo Aprutino Niuno
|