Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
ria c? Interamnia non crand solameutc le naturali prowenicnti da' predj : ve n' erano delle civili derivanti dalle quartane e dalla collazione da' bene-fi cj , che anch' esse caddero in divisione .
Quartane esatte.
Sorti per ogni dove nei Paghi e nelle campagne del Pretuzio o jfpru-tio tempj ed oratorj dedicati al cullo del vero Dio ; al mantenimento di essi ed al sostentamento dei sacri Ministri , che loro furono incardinali , i Vescovi , amministratori in capo degli ecclesiastici beni , addissero le locali decimazioni . Tale assegnamento non venne fatto però senza una riserva a favore della Chiesa madre e maestra dell' intera Regione , o sia del Sacerdote di primo ordine e dei Sacerdoti secondarj , che al reggimento ed al servigio di questa rimanevano fissi . Sì fatta riserva portava di ordinario la retribuzione del quarto delle decime . Di qui le Quartane , le quali siccome eransi introitate dal Vescovo c dai Canonici ili comune , finché ebbero comuni gì' interessi ; così fra 1* uno e gli altri rimasero divise , all' epoca della male augurata scissura . Non istarò qui a tesser 1' elenco dei hcncficj curati e non curati , le quartane dei quali toccarono al Capitolo ; giacche essendo lutti fra quelli , la cui collazione fu al medesimo riservata , il Lettore sarà per conoscerli or ora . Dirò piuttosto che la ripartizione di tale ramo fu falla in parti eguali , e che di esso si verifica ciò eh' esprime la bolla di Niccolò V. de' i5. Maggio i45i. ( Ar. Cap. n. 3. ) fructus , redditus et proventus . . . presertim ex pensionibus seti censibus Ecclesia-rum , sive Cappellarum , et bene fi fior uni , quo Quartane ibidem vulgo niaicupantur. . . ad Episcopum Aprutinum . . . prò una , et ad Capitatimi diete Ecclesie prò alia medie/atibus , spedare et pertinere noscwitur.
Dirò di vantaggio clic fino all' incorporazione della Badìa di S. dito , nelle Quartane consistè la rendita principale del Capitolo; cosicché nel 1779. quando molte se n' erano perdute , ciascun Canonico ne ritraeva da sei in nove salme di givino ( Fase. 16. ). Dico da sei in nove , perchè nel progresso de' tempi , come i beni fondi , cosi gì' introiti delle Quartane erano slati suddivisi in prebende, e ad ogni Capitolare eransi assegnali i proprj coi rispondenti : ond' è che chi avea perduto più , e chi meno . E pare clic a tutto il secolo XVI. le percezioni in parola non avessero subito uè diminuzione nò contrasto . Non vi è almeno in archivio carta più antica di un mandato de manutenendo dell' A. C. de' 27. Settembre 1602. ( Fase. 18. ) la quale indichi liligio . Ma un obbligo penes acta del Parroco di Mori-icone di avere a pagare la quartana di tre auni altrassati al Can. Sir Egidio Ercole , compensale vicendevolmente le spese falle in Roma , della data de' 27. Fcbbrajo 1681 : ed una sentenza dell' A. C. de' 26. Fcbbrajo 169S. confermaloria di altra del medesimo tribunale del 1679. colla quale si decise che. non poclii Rettori curati e non curati , ivi nominati , teneri et obligatos esse quolibet anno ad solutiotiem Quartana; Capitalo et Canonicis Ecclesia; Jpattinai ( Ih. ) danno a divedere clis nel XVII. secolo la ritrosìa de' reddenti fosse cominciala . Nel 1769. però la durezza , forse soverchia , esercitata contro il renitente Arciprete di Jon-nella ( il più caricato di ogni altro , avendo a pagar non 111c.no di annui venti tomoli di grano ) spinta fino alla spedizione del capiatur, servì come
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