Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
isopra la colla in Chiesa e nelle sacre funzioni : c fiocco o fettuccia con nocca , color violetto , al cappello per fuori . Si pensò in somma ad ogni cosa , tranne che alle due inculcale nel dispaccio , al ricupcramenlo cioè de' capitali dispersi ed alla formazione degli Statuti : omissione che ha reu-duti vani alcuni sforzi principiati in Novembre 1827. pel rimpiazzo do.' Cappellani defonti; avendo S. E. con ministeriale de' 23. Marzo 1828. risposto che se le rimettessero per le sovrane risoluzioni gli statuti della Parrocchia di Corropoli , e se lo manifestasse ciò eh' crasi praticato per lo ricupero de' beni delle Cappellanìe .
CHIESE RICETTIZIE.
Ne abbiamo due :
S. Antimo in Montepagano.
È inutile, cercare fra noi le memorie anteriori alla riunione di Monte-padano alla diocesi Aprutina . Recatosi Visconti alla visita della riacquistata giurisdizione nel 1626. trovò che il Clero in massa comune , alla quale partecipava ugualmente clic ogni cittadino Sacerdote , il Pievano , quantunque forestiere ( ed era allora il Dot. Carlo Caballi di Bollante ) percepiva le rendite della cappella di S. Maria della Misericordia, nel cui altare erasi posteriormente eretta la congregazione del Rosario : che se gli erano aggiunte le entrate de' bcneficj della Madonna della Pietà in S. Antimo , di S. Maria degli Angeli ncll' Annunziata , per effetto di testamentarie disposizioni dei fondatori , e. di S. Rocco già patronato dell' Università: e die avea il governo della Chiesa dell' Annunziata , poco avanti compiuta colla spesa di diciotlo mila ducati , ritratti dalle spontanee offerte motivate da miracoli di Maria SS., una certa cognizione de1 quali fu assicurata negli atti di quella visita ( voi. 89. ) . Che se il fondo primordiale della nostra Ri-ccttizia fu la cappella della Misericordia sotto il tetto della matrice , e se a questa contiguo già fu un Ospedale di malati e di pellegrini , le cui liib-hriche si sono convertite da poco in casa comunale ; abbiamo due indizj conghietturali ad ascrivere la fondazione e dotazione della divisata cappella alla peste del i348. come di altre consimili si vide nel Cap. XL. Potè la Comune lasciar godere a tutti ed ai soli Preti concittadini la cappella della Misericordia , nella stessa guisa che loro più tardi cede la piccola Chiesa di S. Rocco fuori le mura, parimente constructam tempore pestis ( del 027. ) ex fidcliurn devotione , secondo che notò Monsig. Cassiaui nella visita del 1694. ( voi. 25. ) .
Si dolse Visconti di aver trovala intermessa la recita dell' uffizio nel coro , coni' era stata 1' antica costumanza del Pievano e de' Sacerdoti , per 1' indolenza e lontananza dei Commendatali di S. Ciò. in Venere . Volendo ripristinarla ed ovviare al pretesto della non proporzionala rondila , decretò che il Pievano Tersasse in ogni anno otto saline di grano della decimazione alla massa comune , e che se le aggregassero le entrate della cappella della SS. Trinità . Quand' ebbe esatta legale obbliganza dal Piovano ed ottenuto il consenso della confraternita, cui il patronato della cappella spettava , e del Duca di Atri utile signore di Moutepagano , tutto ciò venne da lui confer-
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