Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
ao3
cioè ov' ciano i beni nel 1031. donati-insieme colla mcltù de ipso Castello de Saline . La seconda si è che da quel punto correva strada maestra lino al mare , della quale rimane un tratto in un podere del Sig. Francesco Ciafardoni .
Il quadrilatero formar dovea però la Fortezza o , come ora diremmo , la Cittadella del non ignobil Paese : c gli altri edifizj doveano esser piantati nel dolce sottoposto declivio . Di fatti ove questo è per toccare il fiume , in un terreno della parrocchia di Cortino ( stante 1' incorporazione altrove cen-nata ) il Attuario Donato di Daniele di Montone ha rinvenuto , negli anni prossimi passati , alla profondità di circa quattro palmi , sotto uuo strato prodotto dai successivi scoscendimenti della superiore emittenza , le ruine di un tempio : onde ha estratto diverse figuline e piccolo cavallo di bronzo che si conservano dal Sig. Montorj , un Ercole parimenti di metallo pervenuto nelle mie mani , un rottame di tripode marmoreo trasportato in casa de' Sigg. Bartolomei , altre anticaglie , monete e pietre conce , maliziosamente alienate e disperse . Ma e da che mai il Castello ed il fiume han desunto il nome ? L'etimologìa è chiara , e ci rimena al tempo degli amichevoli rapporti fra i popoli della gran famiglia Picena e la madre patria Sabina , prima che perdessero la rispettiva indipendenza . Se la via Salaria fu denominata così , perchè per essa i Sabini trasportavano il sale al loro paese , si dee credere che i Romani non fecero che protrarre sino a Roma, e migliorare un sentiero , già dai Sabini aperto e battuto . Non è presumibile di fatti che avanti 1' estensione della signorìa de' Romani i Sabini avessero o voluto o potuto attraverso i Frentani e i Danni , trarre il sale da Salpi , da Salapia o da altre coste a settentrione della foce dell' Ofanto ; mentre la più vicina maremma tenuta dai loro coloni primogeniti ad essi offriva il modo di provvedersene . Ad ottenere il sale altro non occorre che introdurre 1' acqua marina , mista ad una certa dose di acqua dolce , sopra un recipiente di terra argillosa ; e soslenervela a piccola altezza , onde agevolarne 1' evaporazione : ed appunto argilloso è il fondo dalla spiaggia dal Tronto all' Aterno , benché coperta superficialmente da terre di alluvione . Negli scavi eseguiti per la costruzione de' ponti su i due fiumi della nostra provincia chiamati Salino (i) si rinvennero strati di sale , e forse delle antiche saline . Che nel gG3. presso Vomano esistesse una salina apparisce dal documento riferito nel Cap. XXI. Le saline chiamate di Barletta han fatto trascurare tutte le altre dell' attuale Regno , pel doppio vantaggio ( oltre le ragioui di finanza ) del calore del clima , necessario all' evaporazione , e della rarità delle piogge , le quali turbano la congelazione e sciolgono quella che si fosse operata . Negli anni di siccità non è infrequente incontrar sale nel nostro lido , ove alcun incidente abbia sgombrata arena e ghiaja dal suolo , e 1' acqua del mare ivi penetrata nelle ulte marce vi sia rimasta incarcerata .
A chi piaccia riandare i tanti disastri clic prima c dopo la dissoluzione dell' Impero oppiassero i nostri Luoghi marittimi , non recherà sorpresa T annicliilamcuto del Castello Salino . Passatone il suolo , una colla Chiesa
(i) Il ponte pittato soli' inferiore Salino è stato distrutto da una piena straordinaria . ipiand' era per esser compililo ed avanti che si fosse debitamente fortificato.
| |
Castello Saline Sig Ciafardoni Fortezza Cittadella Paese Cortino Attuario Donato Daniele Montone Sig Ercole Sigg Castello Picena Sabina Salaria Sabini Romani Roma Sabini Romani Sabini Frentani Danni Salpi Salapia Ofanto Tronto Aterno Salino Vomano Barletta Regno Impero Luoghi Castello Salino Chiesa Salino Francesco Bartolomei
|