Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      coli' impresa consistente in tre lordi. Il dot. Niccola Sorricchio negli annali ecclesiastici Atriani
      che vanno fino al i48a. convenendo che de Turdis reggeva le due unite Chiese nel 1^7. e che venne trasferito a Spoleto nel i4*9- giustamente osservò che egli nel dì 20. Febbrajo i4>6. a non per anco era stalo eletto
      o entrato non era al governo
      perchè di tale giorno era una bolla di Tuzio di Andrea di Zuzio vicario capitolare
      il quale nel seguente anno i4'7- non P'ù s'incontrava colla caratteristica di vicario
      ma di semplice canonico della maggiore Chiesa di Atri . Una lettera autografa del Prelato
      scritta da Costanza a' 16. Aprile i4«6. conservata nel capitolare archivio di Penne
      a me gentilmente trasmessa dal sig. arcidiacono e vicario gen. D. Lodovico del Nunzi»
      nell' atlo che dimostra non essere l'elezione di colui avvenuta nel i4i3. come Ughelli
      da Brunetti copiato
      suppose
      ma in Gennajo 1415 : e ohe nel giorno della data non ancor gli costava se conseguito avesse il possesso del vescovato; indica ben anche
      nella ritrosìa del Re Giacomo e della Regina Giovanna a dar esecuzione alle bolle pontificie
      la causa del rilardo del possesso : lascia scoprire un certo sospetto di monsignore che il Pennese capitolo avesse ad opporsi all' e-sercizio di sua giurisdizione ed alla percezione delle rendite ( ritrosìa e sospetto cagionati forse dai .dubbj insorti circa la legittimità dell' elettore Giovanni XXIII. specialmente da che fu deposto a' 19. Maggio 14«5. ): ed in fine ci fa sapere che il de Turdis più non era a quell' epoca Uditore di Rota
      ma Uditore delle cause del sacro palazzo . E desso un documento
      che merita d' esser pubblicato
      vie maggiormente che ha rapporto alla storia generale di quegl' infelici tempi .
      Vencraìrlibus et prudentibus Vivìs
      Capitalo et Canonicis Pennensis Ecclesie
      fratribus et amicis percarissimiss — Veti. Viri
      fratres et amici carissimi
      post cordiales salutes . Ad vestrum non dubito pervenisse au-dilutn
      tatti ex volatili fama
      quam ex mearum litterarum serie
      Vobis et pluribus aliis amicis meis
      per me alias in ine e promotionis exordio di-rectarum
      quo modo per Dnum Jo. olirn Papam XXIII. jam fuere XV. metises mihi mdlatenus procuranti
      sed liberaliter et proprio motu suo
      fuit de ipsa Ecclesia Pennensi provisum
      et utinam eidem Ecclesie
      de me ipso : prò cujus nanciscendi possessione propriuni familiarem Neapolim cum bullis et litteris destinavi. Cui prò tunc istic
      et alibi juxta morem eas publicandiinsinuandi
      presentandi
      et requirendiauamvis liccntia concessa non fuit
      non tamen fuit expresse denegata
      sed potius ex cer~ tis causis rationabilibus dilata
      aut in tetnpus suspensa . Postea percepì ex litteris de Neapoli transmissis quod majestas D ho rum Regis et Regine decreverat quod mihi vcl procuratori meo omnitio libera et expedita pos-sessio traderetur
      seclusis impedimentis
      contradictionibus
      et obstaculis quibuscutiique : quid tamen sit deinde secutum
      certi aliquid non persensi. Quare rebus sic stantibus
      fraternaliter vos requiro pariter et exortor ut cum mei parte fueritis requisiti in predicta et circa predieta
      taliter ve-stram opcram unpendatisquod mihi quantum in vobis fuerit ir.iuria nulla fai
      inimo de debito justitie et honestatis
      ac prompta obedientia valeatis omni tempore merito commendari . Scitis namque quod fructus
      redditus
      et proventus ipsius Ecclesie sint mei a die provisionis sectuidum canoni-eas sanctiones
      et ipsos tanquam meos
      sèu mihi debitos possum
      siculi velie facero sum disposilusa quibuscumque detentoribus seu occupatoribus 6


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1835-1836 pagine 244

   

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