Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
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nario delle provincie di Capitanata
Bari
ed Otranto . Gli fu quindi affidata la delegazione de' cambj in Foggia . Neil' organizzazione giudiziaria del 1809. destinato Presidente del tribunale di prima istanza in Lecce
videsi in breve tempo promosso alla presidenza delle corti criminali. Nel 1810. già presedeva a quella di Basilicata
ed in seguito esercitò la medesima carica in altre provincie . Era Presidente della G. C.' del primo ulteriore Apruzzo
allorché eletto Consigliere di Stalo
parti da Teramo pel suo nuovo destino a' 3i. Gennnjo 1821. Esonerato d'ogni impiego fè ritorno alla patria
ove visse caro ai contittadini per 1' erudizione e per una certa gajezzacon cui sapeva condire i familiari ragionamenti. Ne' principj del i83a. S. M. Ferdinando II. si degnò richiamarlo alla magistratura
assegnandogli la sede di Giudice nella G. C. di Terra di Bari . Da nllora ninno più dubitò che la bontà del Re non sarebbe per restituire tra poco al Michitelli il rango di Presidente . Sul finire però dell' anno stesso
replicati insulti di apoplesìa cominciarono a minacciarne la vita . Consigliato dai medici a ritogliersi dalle giudiziarie applicazioni
passò con congedo ad Avellino presso Giuseppe di lui primogenito
capitano comandante la gendarmerìa di quella città e provincia : ove col Maggio dell' anno seguente ebbero fine i suoi giorni .
DOMENICO COSMIIl numero degli uomini illustri non parrà scarso relativamente all' estensione della Regione
qualora piaccia por mente clic dalla parte di settentrione è dessa la più distante dalla capitale
in cui le onorificenze di ogni specie si distribuiscono e si procacciano. Dir Toglio che tra noi il merito ha potuto spesso rimaucre inonorato
perchè se timido
sconosciuto ai supremi dicasteri : se esigente
lontano da quei centri di postulazioni e di attività . Ecco che il Cosmi non sarebbe stato più clic nn avvocato di provincia
quantunque di genio intraprendente
se nato ai 19. Luglio 1739. in Teramo da antica famiglia
ma non compresa nel ceto dei quarantotto
non si fosse ]>ortalo in Napoli ad oggetto di sostenervi la causa del popolare partito . Ottenuto lo scopo nel 1770. non perciò restituissi a casaessendosi colà restato ad esercitare la professione di avvocato . Ilo sott' occhio una sua memoria sull' abolizione della legge del Retratto
stampata iu Napoli nel 1784. nella qualo non mancano le vecchie maldicenze di gran moda in quella stagione
contro il possedersi tlal Clero beni stabili . In ciò ci secondava
10 spirito correntepoiché in politica
nella piccola politica ( consistendo la verala grande ncll' esser sempre giusto
sempre fedele ai proprj doveri ) non ebbe pari . Preveniente
fino
accorto per eccellenza
bastò a lui penetrare in Corte
iu qualità di uffiziale della secreleria di stato e casa Regale
poscia di primo uffiziale
per avanzarsi ogni giorno nella grazia del Re
sino a divenirne intimo confidente : ed a vedersi in un giorno «olo
che fu
11 23. Maggio 1794. decoralo di croce dell'ordine costantinianoe della carica allora assai ragguardevole e lucrosa di Sovraintendcnte generale della Regal colonij di S. Leucio
non che degli stabilimenti di manifatture del Carmincllo
della Conocchia e di altri da essa dipendenti . Ferdinando si degnò prevenire il corso dei dispacci
con lettera e con foglio d' istruzioni ( circa 1' amministrazione di S. Leucio ) : 1' una e 1' altro autografi
e molto lusinghieri pel Cosmi . Ivi la piccola politica tradì una volta chi se
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