Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      di Domenico . Non farei caso di simiglianti cncomj
      ancorché ve ne sieno di rispettabili personaggi
      se in efi'clti nelle quindici arringhe
      parie infiliate ria criminale c parte in civile
      onde il volume compoiicsi
      non si -appalesasse con somma perizia delle leggi così antiche come nuove e con copiosa erudizione
      un' eloquenza ed uno siile veramente Ciceroniano . Singolare per 1' argomento è la seconda
      la quale Leonardum Pauliciiini
      qui suam uxorem occidcrat
      ipsurnque de Bubeis Icthaliter vulncravcrat
      allentiti
      non voluntate fccissc demonstrat . 11 trascrivere il principio dell' esordio è il riferire un avvenimento notabile della vita del grand' uomo : Do ad vos
      Judicese cubili
      in cujus angustias acerbissima me vulnera conjecerunt
      ubi atrocissima dolomia cohors me cruciai
      incredibilis confidi inedia
      silis adurit J'erventissima . Irruit in me hoc ingens malorum examen alidore Leonardo Paulicìo
      qui
      paucos ab bine dics
      uxnre contrucidata
      et e cubiculi fenestra in viam projedameo: domus perislyliu.n irrumpens
      ubi cum Tori/nato Lepido
      et Mudo Coivo deiimbulabam
      sica mihi duas
      altasque plagas imposuit
      et sane multis
      luctdenlisql.a affecisset vulneribus : nani pwictim ciesimque
      ma ferro jtctivil
      ni Coeliles implorati
      gladii cuspidati
      aciemque
      aut avertissenl
      ani obtudissent . Audio cum a vobis injectum in carcerem
      regiumque patronum instare
      ut capite puniatur . Lnnocens est
      temperate vos
      Judices
      atqne absli-nete a supplicio eie. Il XV. pezzo
      clic ha per argomento De Pandecta-nCm latinitate
      Fide hislorice
      Adoptione
      aliisque de rebus nonnullis
      non è mi' arringa forense
      ma un componimento ingegnoso
      in cui raccontandosi o fingendosi una letteraria conversazione di amici
      il ragionare comincia dalla barbara latinità introdotta nel foro
      c tosto magistralmente si torce alle lodi della famiglia Acquaviva . Ognuno della dotta brigata dice la sua . Michele ha pronti due epigrammi . Francesco Rasetti la fa da critico e da fiscale . Domenico però prendendo la parola tesse una storia quanto succinta altrettanto magnificacomechè alquanto esagerata
      degli Acquaviva. Le autorità che produce lo mettono in necessità di discutere la fede dagli Storici meritata : ed il diploma di Ferdinando I. di Aragona de' 3o. Aprile i44s)» in favore di Giuliantonio
      che Rasetti sosteneva 11011 importare alla fine una vera adozione alla Regale famiglia
      lo obbliga a dimostrare quel che fra i Romani bastava per 1' adozione . Comprobanmt amici
      et Rasettus ipso cunda
      qitce dixeram . Imo : Jubemus
      inquiunt
      totum hoc negotium te
      de Rubeis
      perscribere
      redigereque tua inter forensia Certamina mox edenda . Multa causabarsed tandem promitto
      et suam quisque viam abivimus . Il libro
      di cui chiudo il saggio
      è lodalo da Cornelio Aspasio ( Bibliot. Aprosiana p. 33. ) c dal Toppi ( Bibl Napol. p. 73. ) .
      La famiglia Acquaviva
      della quale i de Rubeis cran vassalli
      l'u 1' astro cui essi mirarono . Perciò Michele
      avendo ridotto ad altrettanti poemi eroici le prime quattro orazioni del fratello e clic vanno aggiunti all' opera
      non ad altri pensò dedicarli se non a monsig. Rodolfi) di Acqua-viva
      destinato Nunzio apostolico nella Svizzera . Visum est
      gli dice
      experimentum facere
      a/i duriasperique Advocatorum agones possint molliri carminibus eie. Miraberis Musas litibus immixtas
      ad tribunal de-volulum Apollinem
      Pegasum rostra conscensum
      et Pi/idi cum foro commercia . La linea maschile dei de Rubi :is si e estinta 111 Tottea nel 1785. con Giannicola
      la feminilc non già per ayer questi piocreato non meno di sei figlie .


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1835-1836 pagine 244

   

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