Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
\ iGlogcliche sullo Ire mentovate cure . In esse non è tanlo da ammirarsi la robustezza dille ragioni
colle quali si difese
e i sodi principj
su cui poggiava le sue fatali predizioni ; quanto a valutarsi sono le belle teorìe sulla natura e sui rimedi dei tic divisati mali .
I/ydra Muliebris
ab Ilcrculc Medico expugnanda : sh'c Ilysterica Passio
nndtis Sj-mptomatum capilibus arietans. Opera excellentissimi public i Medicina: Professoris l)à i s.Intorni Tactonii. Discussa
descriptaet publho juri exposita . Anno Ifedemptoris 1697. Ancona:
ex Tj'po-graphia Camerali . li dedicata al card. Gio. Niccola Conti vescovo di Ancona . Perchè 4? autore chiami Idra 1' islcricismo delledonne
ne assegna il motivo nella prelazione : cu/n hjsterica passio in sexu femineo sexcen-tarum aerumnarum
sic dieta/ite Democrito
praestet pentiti
quartini uno truncato capite
non raro multiplicia repullulant . Al Ir* opera asserì di aver data in luce sulla stessa materia
quand' era pubblico medico di Jesi
della quale più non trovavasi contento
dietro la sua più lunga esperienza e i lumi de' moderni scrittori. E il nuovo lavoro diviso in tre parti. Si tratta nella prima dell' indole di questa malattia : nella seconda del modo di curarla e de' varj rimedj
che si possono praticare : nella terza di ciò che dee evitarsi per isfuggirla
o diminuirne la forza . Esaminando se vi sieno casi
ne' quali venga indicalo 1' uso Laudani nepenthes quercetani e dell' opio
si scorge che agli antichi medici filosofi non isfuggirono' certe vedute
clic alcuni credono nate col sistema Browniano . Talloni li adoperò con successoa. dispetto de* medici suoi contraddittori: racconta averli veduti adoperare in Napoli da Tommaso de Rubcis suo maestro di pratica
e che egli non salvò Jesi da una endemica dissenterìa mortale
se 11011 coli' uso del laudano
caetcris medelis tal projìcientibus omissis .
Autonio non mancò di religione . Ne è pruova 1' averinsieme colla consoHc Catarina Fasciauelli
stabilito un legato nell' altare al destro lato della Chiesa di S. Giorgio in Teramo : fondazione rimarcata da molisig. Rossi nella visita del 1742- L'igienedi cui egli era maestro
non valse a preservarlo da morte al di là de'G. Novembre 17iG. in Bollante
nell'età di anni 75. essendo nato a' ai. Gcunajo 1641.
BERARDO QUARTAPELLEFino al 180G. ogni comune stipendiava un maestro di lingua latina
e e tale comodità faceva sì che anche nei piccoli paesi
molti si avviassero per 'le lettere . Lo studio della lingua latina
di quel misto di teorìa e di praticaa meraviglia adatto nella tenera età a sviluppare gradatamente l'ingegno
a coltivar la memoria e ad assuefare alla fatica
serviva come di esperimento . Chi se ne annojava
appigliavasi ad altri mestieri
a questi portando almeno una certa già contratta abitudine ad applicare : ed a chi vi riusciva non era forza abbandonar sua casa per apprendere umanità
ret-torica arte poetica e filosofia
trovandosi ( se non altro ) nei conventi alcun Religioso che le. insegnava
e le insegnava o gratuitamente o con discretissima retribuzione . Nel percorrere sì falti primi stadj
che pati j dir si potrebbero
decisa premura ad imparare e prontezza rara di spirito mostrò Berardo nato in Teramo nel dì 6. Luglio 1749* da Domenico Quartapclle di Teramo c da Prasscdc Lelj di Canzauo . La filosofia peripatetica uon
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