Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
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esse si premette breve spiegazione del senso
e s" indica chi stato sia 1' autore dell'inno latino. Alessio Tullj
destinato revisore dall'Assessore Mazzocchi
osservò che alcuni Inni del breviario erano stati tradotti da Loreto Mattei
alcuni altri da Annibale Nozzolini : ma che niuno
come notò Muratori nella Perfetta Poesia Italiana
li' avea fin allora tutti tradotti dal primo sino all' ultimo : doversi quindi render lode alla fatica del Graziarli.
LUCANTONIO SEVERINILa famiglia Severini di Campii
che nel XV. secolo avuto avea Giacomo di Antonello dichiarato da Alfonso I. Regio Familiare con diploma de' ao. Maggio 1444- ebbe nel XVIII. un buon poeta in persona del soprassegnalo sacerdote . Lascio ad altri spiegare come mai un uomo cotanto ipocondrio da non uscir di casa se non o per celebrar Messa nella vicina Chiesa della Misericordia ed in ora sì tarda da trovarla scevra di gente
o per correr solingo in su pel melanconico alveo del Misiano
producesse graziosi componimenti . La festa di S. Pancrazio come dava in ogni anno al can. Terrore occasione di scrivere una musica sempre nuova
così dava all' ab. Severini incentivo di tessere il sacro oratorio
o
come allora dicc-vasi
la Serenata
che stampavasi in Ascoli nella tipografia Valenti . Di Serenale
costantemente divise in due parli
ne ho vedute molte . ma ora che scrivo ne ho due sole presenti . Il Trionfo della fortezza per la festn del 1743. dedicato al vescovo Amalfitani . Interlocutori S. Pancrazio
la Fortezza
Roma
il Tiranno . A darne un saggio
copio una delle arie della seconda parte : L' augelletto
il pie disciollo -- Spiega al Cicl festoso il volo — E fra lacci
ond' era involto -- Più non terne di cader =2 Quando giunge all' altra sponda — Cangia aspetto e bacia il suolo*— E a fidarsi di quell' onda — Più non torna il Passaggier . L' altra Serenata ha per titolo Il Trionfo della Fede per la festa del 1747- dedicato al cav. Gasparo Sabatini di Campii . Iuterlocutori S. Pancrazio
S. Dionisio ( zio del santo Martire ) la Fede
1' Idolatria . Prima a così parlare è la Feda : Disarmata navicella — Ch' à per guida amica stella — Quanto 1' onde - ha più profonde — Men soggiace a naufragar ^ Lieta ai rai puri e lucenti — Prende ardir
disprezza i venti — E non teme-allor che freme -- Più crudele insorto il mar . I migliori ingegni della provincia contribuirono componimenti poetici alla festa del 1748. la raccolta de' quali fu parimente stampata in Ascoli pel Valenti . Vi si leggono Elegìe
Epigrammi
Anagrammi purissimi e Sonetti di D. Ignazio Giaziani
del P. Bernardo-Maria da Lanciano
di Francesco Cicconi
di Stefano Scrrario etc. Un sonetto dell' ab. Severini
di cui 1' ultimo ternario è : Così di vero onor spense il desìo --Il corso accelerò
1' età prevenne — E tenero fiorì dinanzi a Dio — non cede a verun altro. Soggiacque al comun fato a' 20. Marzo 1767. in età di 60. anni non compiuti .
F. LUCIDO MANCINELLIDi Monsanpolo
Minore osservante » fu predicatore applaudilo e poeta. » Raccolse una buona biblioteca nel convento di Monsanpolo .... e quivi si » morì nel xG54- lasciando molte sue scritture
cioè le Prediche
le Di-
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