Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
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« sputazioni Accademiche.
la Regola di S. Francesco in versi Latini
dieci » libri di Epitafl'j ed aliti poetici componimenti » . Così il sig. Cantalames-sa-Carboni ( Meni
intit. i Leti
ed Art. A scoi. p. 191. ) . Marcucci avea di più fatta espressa menzione di un poema B. Virginis Laurctiinae
e del Granatiglio Indico altrimenti Fiore della Passione spiegato
senza però essere entralo a dire se i varj lasciati parti del P. Man» incili fossero rimasti manoscritti o avesscr veduta la pubblica luce ( sag. di co. Ascol. p. 4^7-e 438. ) . Il fatto sta clic del P. Lucido si hanno cinque opere stampate
o cinque almeno ne I10 avute sott' occhio . 1.11 Granadiglio Indico fiore
in cui si scorgono gP instromenti usati nella Passione di Gesù Cristo iV. Sig. — Del P. Lucido Mancinelli del Monte Santo Polo
Lettore Generale di Min. Osseivanti . In Ascoli i634• per MaJJio Salvioni . Quivi 1' autore volle darsi a conoscere valente poeta
non meno latino che volgare
mentre a ventisei istrumcnti da lui enumerati corrispondono ventisei epigrammi ed altrettanti sonetti
oltre le dediche
le prefazioni e le aggiunte
le quali si hanno ad intendere eziandio nelle seguenti . 2. Reguìa Sancti Francisci carminibus donata etc. Maceratae apud Julium Carbo-num «635. 3. Epitaphiorum libri decem. Maceratae
presso lo stesso tipografo
i64>• pariipente composti in versi latini. 4- comitia PP. Min. de Obser. Picenae provinciae
anno Domini i64g Recineti celebrata
Carmen encomiasticon a P. Lucido Mancinello Monsanpoliensi ejusdem Instituti Lectore iubilato concinnatum . Maceratae
ex tjpogra-phia Seraphini Paradisi
16^9- Seguono non pochi epigrammiiudrizzati a distinti religiosi ed ai diversi ranghi dell' ordine . 5. Pegma B. Mari a e Laurctanae Piceni incolae etc. Maceratae nella medesima stamperia iC52. operetta
la quale consiste iu altrettanti epigrammi quante sono le invocazioni delle Litanie lauretanc
dal primo Kirie Eleison al terzo Agnus Dei. Da per tutto il Mancinelli si dà a divedere poeta ingegnoso e spontaneo .
MICHELANGELO CICCONIEbbe cuna in Mono a'7. Gennajo 1751. da Francesco Cicconi e dalla prima di costui moglie Romilda Cari ilio
ed ivi ebbe pure le istruzioni elementari da Giuseppe Lattanzj
lino a clic
in età di circa nove anni
chiamato dal padre in Napoli
gli si aprì più vasto campo a coltivare i suoi straordiuarj talenti
avanti di prender 1' abito de' Chierici regolari minori e dopo averlo indossato . Disgustatosi di quell' instituto
ne uscì nel ventottesimo anuo con Pontificio breve
fondato sull' esposta cagione che' ai religiosi voti lo avesse spinto il padre : dal che
dalla morale condotta soverchiamente sciolta da Michelangelo indi seguita
e dal partito cui questi dovè appigliarsi per vivere
di dare cioè prezzolate accademie di poesia estemporanea ( mestiere allatto disdicevole al lìglio di un togato ) Francesco restò altamente e per sempre amareggiato : quantunque il giovane Citrulli avesse in breve acquistato un grido uguale a quello
di cui godevano Luigi Serio
Giuseppe Carta e Luigi Quattromani
coi quali tre ei sovente iuiprovisò a gara e talvolta anche in Corte . L' abbracciata professione ed uiM certa naturale instabilità lo inducevano a spesso cambiar paese : e non fu poco che capitato in Campii in Fcbbrajo 1790. e quivi ritenuto lettore di matteinatiche e filosofìa con istipendio tolto dai fondi del seminario
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