Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma
» gliala in leggere i belli documenti Cristiani
c Politici
clic in esso si
»> contengono..... Platone chiamò felice il suo viaggio nella Magna Grecia
»> per haver udito Pytagora ; Apollonio
quello de i Bracmaui per haver « veduto Jata ; et altieri se n' andavano coloro
che ritornavano da Delo " per haver sentiti gli oracoli d' Appolline . Et io non cedo punto a ccsto-" ro
essendo venuto a predicare in questa illustre Città Aprutina
non » solo per la servitù acquistata con V. S. molto Illustre
e Rcvcrendiss. » c dell' Illustrissimo Signor Carlo Spinelli Consiglici- di guerra
e Capitan >» generale in queste provinlie per sua Maestà Cattolica ; e di questi Illustri " Signori Canonici
gcntilhuoniiui
c cittadini ; ma per aver letto sì bel »> libro
c contratta amicitia con 1' autor di esso . E perchè spero rappor-»> lame gratia da i lettori
ho spronato si mandi alla stampa per esser opra » degna
et molto utile » . Ascoltiamo ora il giudizio pronunciato da Tul-» lj ( p. 74. ) » Si leggono nella medesima i sentimenti più sodi di Filo-» sofia morale de' migliori Filosofi Greci
i quali ad evidenza si conosce
» clic Egli non avea raccolti da pronluarj di concetti predicabili come .è » costume di molti Letterati ciabbaltiui anche de' tempi miei
ma sì bene m dalle viscere delle di loro Opere
le quali Egli tutte avea lette maturavi mente
insieme con qnelle de' Romani
e di altri de' secoli a noi più » vicini . Vi si vede per lullo innestala una gioconda erudizione sagra
e ¦» profana con siile sodo
e proprio di quel secolo felice in cui scriveva . >j In somma ella è un Operetta per ogni parte utile
e saggia » . Ma non più del primiero prodollo del colto e morigeralo gentiluomo ; mentre un interesse affatto particolare ci chiama a squiltinarc un secondo
benché inedito
di cui ecco le cause occasionali •
Transitando per Teramo P. Angelo Rocca
soprannominato lo Scrittore
dell' ordine eremitano
il quale avea intenzione di comporre una geografica descrizione dell' Italia
chiese ai signori del reggimento la soluzionedi varj quesiti . Eglino non videro in città chi meglio di Muzio potesse darla : e costui effettivamente la diede in due logli . Avendo egli di poi mostralo tale scrittura a monsig. Principio Fabricj
tornato a casa per qualche tempo da Roma
ebbe da lui
in prima a viva voce
indi per Ietterò da Todi e da Narni
stimoli perchè si applicasse a scrivere la patria storia. GÌ' impulsi del Fabricj non vincevano 1' irresolutezza del Muzj
quando u:i fortunato accidente sopravvenne opportuno a determinarlo . Le incessanti piogge della primavera del i5g5. aveano scoperto un pavimento di musaico. lavorato a fioroni
fuori e non lungi dalla Porta Reale
e stavano mi giorno quattro giovani Preti ad osservarlo
molte cose fra loro discorrendo sul come qnel pavimento si fosse trovalo fuori città ; allorché sopraggiunto Muzio e prendendo parte al ragionamento
spiegò eli* essendo entrato quel sito nell'arca dell'antica Inlcramnia
nou era a far meraviglia eh" i\i vi fosse svelato un pavimento . Ciò che dovè dire in proposito
sulla distruzione e riedificazione di Teramo
colpi lauto 1' animo del dot. Medoro Urbani
uno dei quattro
che ad ammonir si post) con energìa il dotto concittadino a mettere in carta quanto della patria ben di saper dimostrava . senza risparmiar la minaccia clic altrimenti renderebbe a Dio conto del nascosto talento . Siamo obbligali alla rellorica di D. Medoro
poiché Muzio ne fu scosso
c non contcnlo del poro che così per geuio aven lin allóra raccolto
procuiò di leggere pubbliche c privale carte
formando di css-
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