Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      uno spoglio
      eli' ci chinina sommario . » Finalmente ( ilice nella pvefa-» zionc ) nel principio dell' auno 15       mutai pensiero
      e » feci risoluzione di scrivere in dialogo per esser più a proposito o . È facile indovinare il motivo
      che piegò Muzj a mutar pensiero . Era egli il primo a tentar 1' impresa
      stretto gli era il campo perchè alla sola città circoscritto
      uè avrà tanti lnmi c soccorsi quanti oggi ne abbiamo
      da che gran numero di valentuomini ha rischiarata la storia Italiana specialmente «lei bassi tempi . Accintosi perciò a concatenare i rintracciati l'atti
      {si dovè accorger tantosto che nel modo ordinario non gli sarebbe stato possibile schivare grandi e spiacevolissimi vuoti ; laddove un discorso tra due persone immaginato
      offrendo con poco artificio e come naturalmente 1' adito a balzare da una in altra cosa
      ei poteva nascondere tale difetto e dare ai racconti una continuazione apparentemente non interrotta . Col nome dunque di Giulio de' Fabricj
      sotto il quale coprì se stesso
      e di Roberto Gradini per lo avanti non curanteansiosissimo poscia di risapere i palrj avvenimenti
      egli scrisse il primo una storia di Teramo in sette dialoghi ; ne' quali la soda religione
      un' erudizione sufficiente
      una saggia moderazione e la candida schiettezza dello scrittore si appalesano ad ogni pagina . Vengono con onore ricordati da Andreantoneili
      Brunetti
      Toppi
      Regi nella vita del D. Camillo de Lellis
      Origlia nel supplemento al dizionario portatile di varj Uomini illustri
      Marcucci
      Alitinoci ctc.
      Direbbcsi clic una Storia patria
      meritevole di essere apprezzata anche fuori Teramo
      stata fosse al primo suo comparire accolta con sensi di stima e di riconoscenza da una città
      clic niun' altra ne vantava : eppure non fu così
      eccettuati ( s' intende già ) i cittadini di sano discernimento . Del poco conto
      in cui Muzio vide tenersi la sua fatica
      modestamente si dolse in una terza opera intitolata Dialoghi curiosiutili et dilettevoli di varie Ustioni
      ove gì' interlocutori sono Fabritio e Camillo . Sentiamo da lui medesimo un tratto apologetico . » FAB. Clic cosa di bello state hora leg-» gcudo ? CAM. Questo Libro scritto a penna . FAB. Di clic tratta ? >.> CAM. Dell'antica origine di questa Città nostra patria
      e 1' Ilistoria de » i successi notabili
      clic in essa sono occorsi . FAB. Anch' io ho letto tal » Libro . CAM. Clic ve ne pare ? Qual cosa di buono
      e qual di poca » soddisfattone ci havete trovata ? FAB. Già sapete
      che i Libri ( parlo » de i moderili
      c scritti nella propria lingua ) danno materia a molti di » ragionare; alcuni dicendoclic sono rozzi
      et oscuri
      alcun'altri
      che » sono troppo facili
      e chiari ; questi notandoli di lunghezza
      quelli di >j brevità ; c così dico degli errori
      che non per altro da alcuni si leggono » i Libri
      che per trovar il pel nell' uovo . Ma questo
      veramente se ben » non è del tutto vacuo di errori
      dà luce di molte cose degne d' esser in >j vniversale a molli note. E però mi maraviglioche non sia dato in luce » stampato . CAM. L' Autore non ha pensiero di farlo stampare
      dicendo
      » ¦ he sarebbe opera perduta ; per non havere da servire ad altri
      che a >¦> Teramani : i quali men ne farian conto
      perchè nelle proprie patrie in >> ni tati pregio son tenuti i Libri scritti da gli Autori dell' islesso patrie . » FAB. È veio
      et il siinil vediamo ne i Predicatori
      i quali per valen-» li
      eli' essi sicno
      non 6ono accetti ne i luoghi
      ove son nati . Ma che » di ciò può esser la cagione ? CAM. Per saper questo non bisogna molta


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1835-1836 pagine 244

   

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