Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      » a Ferrara
      e vi si trattenne molto ; poiché non vi fu casa
      e chiesa che 33 ove seppe che v' eran quadri del Guercino non andasse a vederli
      e che »¦> non disegnasse
      e copiasse i più singolari . Volle susscguentcmente andare 33 a Cento
      dove gli era slato detto che pur ve n' erano
      e vide con tale » occasione anche la casa
      in cui questo bravo
      e da lui assai venerato 33 artefice abitava . E trasferitosi a Bologna vide
      e rivide ivi pure il mi-» gliore
      e si portò a Firenze
      ove sapeva che non mancava da vedere
      33 e studiare . Fu subito arrivato
      per mezzo di un pittore conosciuto da » lui in Roma
      condotto ad inchinare il Granduca
      che lo accolse con 33 quella benignità . con cui accoglier soleva gli uomini di vaglia
      clic per M ivi passavano. E domandatogli che cosa avesse veduta nella. Città di più " l'aro
      gli rispose che stata era la serenissima sua persona ; e che credeva " clic nulla di più raro vi si potesse vedere . Condusselo 1' amico sussegucn-" temente in gallerìa
      al Duomo
      ed in altre Chiese
      e condottolo di " mano in mano rimase sorpreso
      ed ito a rinchinarc S. A. si licenziò
      e >J tornò alla bella
      ed amata stanza della bellissima
      ed amatissima Roma. 33 Se prima che ne partisse ebbe stima
      e concetto per alcuni quadri che " v' aveva fatti
      siccome diremo
      non minor ne acquistò
      quando imbevu-33 to della vaga
      spiritosa
      e forte maniera de' veduti nel viaggio
      altri ve 33 ne fece dappoi . Vccen» prima uno alquanto grande in tela fuori di inisu-33 ra
      e vi rappresc;-'ò lo scempioo per meglio dire il martirio di S. Gac-33 tano nella Villa Medici in tempo del sacco di Roma . Rappresentò in al-33 tro quasi simile a quello di grandezza S. Andrea Avellino quando fu sfre-33 giato dal sicario. In altro anche più grande rappresentò la strage degl' Iu-33 nocenti ; e pretesero gì' intendenti che fosse stalo ritoccato dal maestro
      c » lo vendè ad un mercadanlc Livornese
      che venuto era per incettarne .
      In alho maggiore eziandio di quello rappresentò la deposizione di N. S. 33 dalla Croce
      che pur dagl' intendenti si pretese che fosse stato ritoccato 33 dal maestro
      clic io vendè ad «in negoziante .di Roma . Ed in altro che 33 servir dovea per un altare
      che non ho mai potuto sapere dove si sia
      33 rappresentò S. Antonio di Padova colla Madonna ed il Bambino . Tutti 33 li già narrati furono da lui fatti «pfrimachè partisse ; e mise dopo tornalo 33 mano a duo in tela di quattro palmi per traverso
      che gli erano stati 33 commessi da un suo amico per viaggio
      ed espresse in uno Gesù colla 33 croce
      e nell' altro la croccfissionc . Esposeli prima di mandarli via
      c 33 d' averli fatti nello studio vedere a diversi professori
      e dilettanti amici
      33 in una pubblica mostra ; ed essendo stati i primi che dopo il ritorno si 33 videro
      vi concorse molta genie
      e quasi da tutta ebbe le meritate lodi. » Prese allora maggior animo
      e s' introdusse in casa del Marchese Costa-33 guti non so per mezzo di chi
      ed egli introduca 'idolo in altre cospicue
      33 non ebbe più bisogno di protezione ed ajuto
      n<- gli mancò mai da lavo-33 rare pel privato non meno che pel pubblico. Imperocché espresse in un 33 altare della chiesa d' Araceli con vaga maniera San Jacopo
      S. Stefano
      » e S. Lorenzo; e con vaga maniera altresì dipinse nella Cappella. Esprcs-33 se a concorrenza d' altri professori intorno alla tribuna di S. Carlo al cor-33 so diverse virtù rappresentanti 1' umiltà
      1' orazione
      la perfezione
      e la » fortezza d' animo . Espresse nel quadro dell' aitar maggiore di S. Maria 33 degli Orfanelli la Madonna col Bambino
      S. Giuseppe
      ed altre figure
      33 in cui l' abate Titi ha preso nel suo studio di pittura
      scoltura
      ed ar-


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1835-1836 pagine 244

   

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Ferrara Guercino Cento Bologna Firenze Roma Granduca Duomo Chiese Roma S. Gac- Villa Medici Roma S. Andrea Avellino Livornese Croce Roma S. Antonio Padova Madonna Bambino Gesù Marchese Costa- Araceli San Jacopo Stefano S. Lorenzo Cappella S. Carlo S. Maria Orfanelli Madonna Bambino Giuseppe Titi Città Carlo Maria