Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      riscossa dopo esser egli stato nel 1S07. ferito nel fatto di armi di Mileto
      allorché nella carriera cominciata fin dal 1785. da semplice soldato eia pervenuto al grado di primo Ajutante del reggimento Principe li : non tanto per la medaglia di costante attaccamento
      per la decorazione di Castalla e per la distinzione di Tarragona
      meritate allor quando in Sicilia e nella Spagna servì da Tenente nei reggimenti Presidio e I. Estero : e molto meno per la croce di dritto dell' ordine militare di S. Giorgio avuta nel 1819
      mcntr' era Tenente nel corpo de' fucilieri Regali ; quanto per più cicatrici . A cause della rivoluzione di Napoli nel 1047- chiamate dal Viceré duca d' Arcos le milizie provinciali aJ unirsi colle truppe di linea in Avcrsa ed in Capua ; primo a comparire fu simone marcocci di Civitella capitano del riparlimento
      che da Civitella appunto prendeva il nome . Ivi venne a lui pure affidato il comando delle compagnie di Lanciano
      di Cliie-ti
      di Guardiagrele e di Teramo . Dopo clic la capitale ebbe fatta la sua sommissione
      le milizie furono rinviate alle provincie
      ove ancor durava il bisogno di forze : ma il Marcucci non partì da Capila senza attcstalo di sua lodevole condotta soscritlo dal maestro di campo Fabrizio di Acquaviva in data de' Aprile 1648. esaminato dal Carosi ( p. ai. e 22. ). Alessandro di Andrea
      descrivendo la guerra da Paolo IV. provocata
      lodò il valore dal capitano smeriglio di Civitella spiegalo nel famoso assedio del 155-j. Lo storico 11011 ce ne disse il cognome
      ma sappiamo da Carosi ( p. 18. e ao. ) eli' era ferretti
      c che costui deinde in Dalmatia servitiis Venetia~ rum Reipublica: se adducens
      et lionoratus titillo Statoris ( Sergente ) Generalis
      in Reipublica: benejicium multa cwnulavit . Nel cap. LXIX. vedemmo che per la ragione medesima il coulempoiamo e ben informato di Andrea tessè cnconij a tullio di civitella capitano di una compagnia di suoi compatrioti . Notando Muzj ( di. nis. in fine ) i capitani di fanterìa partoriti da Teramo
      ricorda » Marco di Cortopasso e Jucca
      che intervennero al fallo d' armi della Cirignola
      nella quale i Francesi furono » fracassali e rotti . Intervenne anco al detto fallo d' armi Gio. Francesco » Muzj Capitano di cavalli leggieri etc. Poco appresso fu Capitano d' infanterìu e Sergente maggiore di un colonnello d 1 lauti vincenzo consorticlic » intervenne alla presa del Re di Francia a Pavia nell' anno i5a5 : quando » l' Imperatore andò in Marsiglia
      e che gli fu fallo il tradimento doppio : ì> quando uel i535. prese Tuncsi e la Goletta : e quando volendo andare » ad Algeri
      ebbe infelice successo . Il quale Capitano Vincenzo è moito » d' infermità in Teramo 1' auno i545 » . La fede dunque del magistrato civico de' 22. Marzo i582. riportata da Tullj ( p. ult. ).non merita interamente /t'       e dee per lo meno riguardarsi come una di quelle calle ni l le quali non occorre squiltiuaic la verità a rigore
      e in cui facilmeute si-scgue la massima favores sunt amplia/idi . Venne rilasciata a prò di Fabrizio Consorte
      cittadino onorato ma povero » figlio del quondam Magnifico " Capitano Vincenzo Consorte di questa Ciltà
      il quale mentre visse si » portò nobilmente servendo la felice memoria della Cesarea Maestà di Car->j lo quinto
      et poi dell' Invittissimo et Catholico Re Filippo suo figlio et » nostro Signore iu più carichi di Capitan di fanterìe
      Sargente maggiore
      » et Mastro di campo
      seguendo le pedate de' suoi antecessorii quali hau-» no servilo li passati Re di questo regno in simili carichi
      et altri
      et di » Corouelli ; come fu tra li altri il quondam Gioantnariuo Consorte 3 zio
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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1835-1836 pagine 244

   

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