Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      I9I.
      straordinariamente gonfio
      onde appena coli' njulo di buon cavallo egli era uscito salvo
      e quindi pure vicino al fiume da un contadino Bellantese ; questi vide che la mouacbetta
      fatta sulla sponda breve orazione
      piena di confidenza nell' Onnipotente
      disse : acque senza peccato fatemi passare per carità ( 1' espressione per carità le era usuale ) e clic munitasi del segno di croce trovossi all' opposta riva . Intanto tali viaggi
      assai frequenti per la legge che aveasi imposta di sottomettere al direttore quanto le avvenisse nell' anima
      produssero due beni : la frequenza dei Sagramenli dal suo esempio e dalle sue parole in S. Omero promossa
      e 1' istruzione de' pastorelli
      con cui cammin facendo imbattevasi
      a'quali inseguiva la dottrina cristiana c ad amar Dio
      seco portando
      a fin di allcttarli
      tozzi di pane e frutti secchi . Gli andirivieni fra Teramo e S. Omero durarono per lo spazio di cinque anni
      ne cessarono se non per la morte del de Angelis. Penetrata del quanto importi la scelta d' illuminato regolatore
      ne andò poscia cercando iu Campii
      ove animò parecchie donzelle alla pietà ed a vestir 1' abito di terziarie : in Civitella
      ove con dolci rimostranze ridusse a penitenza uno scapestrato cadetto dell' armata
      da sette anni lonlauo dalla moglie c dai Sagramenli : in Ascoli
      ove recossi a conferire col dolio e zelante missionario abate Marcucci : ed in Montorio
      ove congedandosi da un prete immerso in segrete sregolatezzea lui baciò la mano e disse: sapete perchè vi ho baciata la mano ? Stringendosi colui nelle spalle
      ella ripigliò : perchè vi facciate Santo: accent\ $lic ebbero forza di toccargli il cuoree di riscuoterlo dai disordini . A qucll' ora erasi convinta dei guadagni che le frullavano i viaggi
      e della destinazione ad esser
      come dicevala monaca pellegrina : dappoiché essendo andata ad Assisi per le indulgenze de' 2. Agosto
      e trafitta da cordoglio pei parlari osceni e dissipati
      a' quali ab-bandonavasi la comitiva ; si pose in prima a camminare scalza fuori strada tra i sassi e vicino alle siepi
      onde i piedi grondassero sangue
      e la brigata imparasse che simile viaggio rassomigliar dovea alla via percorsa dal Redentore dal pretorio al calvario : indi qutmdo conobbe quella disposta ad ascoltare
      seppe in guisa esporre la necessità ed il modo di prepararsi ad una buona confessione
      senza la quale vano sarebbe slato sperare il conseguimento delle indulgenze ; che la fine del viaggio riuscì ben diversa dal principio. Collo slesso scopo d'impedire i peccati e di edificare il prossimoc sempre
      più o menocol medesimo profitto
      si portò altre tredici volte in Assisi
      diciassette alla santa Casa di Loreto
      ed una volta in Roma . Tanto 6 vero che 1' amore verso Dio non può essere
      e realmente non è mai
      disgiunto dall' amor vero verso il prossimo : e che il manclavit uni-cuique de proximo suo non soffre eccezione nè d' illetterati
      com' era Maria-Felice
      nè di poveri
      a' quali
      se non altro
      rimane aperto il campo alle opere di misericordia spirituali
      cioè alle più belle . Non è che la Pa-laferri non si esercitasse in queste eziandio nella patria
      coli' insegnare la dottrina cristiana e la pratica di meditare alle fanciulle
      e dove tra le sue allieve sono spiccate tre donzelle di cognome Pompa
      le quali oggi
      scrisse il di Annibale
      sono divenute lo specchio di Teramo____ hanno rinuncialo al inondo
      e seguitano la via di-perfezione appresa da essa : ma pare che la santa industria di lucrare o infervorar delle anime
      in occasione de' viaggi
      slata fosse la particolare distintiva della monaca pellegrina . Quando poi oggetto del viaggio era il ben essere della propria coscienza


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1835-1836 pagine 244

   

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