Storia Ecclesiastica e Civile della di Niccola Palma

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      Uglielli dunque la incontrò meglio nel primo scrivere elio nell' appendice . Ed ecco assicurato a Giovanni il posto fra Berardo e Gualtiero
      non nel isSS. però
      com'era ad Uglielli paruto
      ma Ira il i ?.0o. ed il 12O4.
      pag. 26. lii». i\\. dopo le parole di quel Feudo aggiungasi. L'opera del vivente Angelantouio Scotti intitolata Sjrllabus membranarum ad Regine Siclce archiviuni pertinentium : volameli 1. giuntami teste fra le mani contiene due documenti
      i quali finiscono a convincere clic 1' inesorabile Angioino anche nella nostra Regione avesse spiegala severità con delle confische. Ecco il succo del primo
      tal quale ci vien dato dall' autore ( p. 25. ) 5. Januarii Campii — Bartholomtvus dominiVitalis
      ut exequatur mandatimi Jacobi Rogadei Vicesecreti Curia: in Aprili io
      quod exeribitur
      post subliastationem et Jidciussioneni locai in cabellam Berardo de Laco-vinde ( credo clic il testo abbia de Lacoviride ) quamdam domani et vincavi
      qua' fuerunt ad Curiam devolutee
      prò unica auri 1. ponderis generate — Per Thomani Melplieranuni Notarium Campii . Fu questi il redattore della carta . I nomi di Secreto e di Vicesecreto
      rare volte usati fuori Regno
      indicano impiegati finanzieri. Nel dì 21. dello stesso mese il giurato di Molitorio
      in esecuzione di mandato del suddetto Vicesecrelo
      parimenti dopo la subasta e con garanlìa
      dà in affitto per la corrisposta di sei once d' oro a Lorenzo q. Roberto di Molitorio maggiore offerente reddi-tus et proventus Castri Roseti
      cani liiis que. Jacobus de Roseto olini abuit in Castro Montoni
      nec non iura redditus et proventus que Gervi-nus
      Ramnisius
      Honorius
      et Jacobus de Serris proclìtores Domini nostri Regis et habuerunt in Caslris Triani . De terris et earum pertinentiis cum omnibus que predicli tcnuc.riuit in. predictis terris cum banco iustitie plasiis consuetis penis et bannis iuste impositis et contemptis cum redditi-bus in pecunia
      nec non demaniorum
      morticiorum
      et excadentiarum
      ac molendinorum
      ci cum omnibus aliis iuribus ad eadem iura spedanti-bus
      sieut hodie sunt in manti curie . Sono queste le precise parole del testo riportato nella nota 1. pag. 26. I signori dunque di Roselo ( nell'antica circoscrizione di tal feudo ) e di Serra ( Stefanesca
      presso Acquarato-]a ) furono puniti come rei di allo tradimento
      senza dubbio per aver mostrata qualche simpatìa per Corradino. Di leggieri si comprendono tutti quei rami di rendite feudali
      {giovando solo avvertire
      in dilucidazione della parola morticiorum
      che morticium o morlalagium dinotava il jus del feudatario di succedere ai vassalli morti senza testamento : jus ridotto talvolta ad una prestazione fissa
      da pagarsi dagli credi di qualunque defonto
      onde si disse pur mortalia quasi mortili talia .
      pag. 29. lin. 5. in fine . In altri documenti dallo stesso scrittore pubblicali s' incontrano i nomi di quattro nostri giustizieri
      durante il regno di Carlo I. Guigliclmo di S. Giuliano giustiziere di Apruzzo nel 1268. Egidio di S. Liceto giustiziere di Apruzzo ultra Jlumen Piscaria: nel 1274* Guglielmo Brunclli giustiziere di Apruzzo
      dal quale in Febbrajo e Marzo 1279. più volte è rinnovato 1' ordine del Re Baronibus recensitis
      ut ad Jinem mensis Aprilis armis et equis se muniant ad iussa Begis capessen-da . Poiicio de Blaucoforte giustiziere di Apnizzo nel 1281. Quali notizie coincidono perfettamente a quanto avea io detto sull' epoca vera della divisione dell' Apruzzo e della rassegna de' feudatarj
      e sull' essersi sovente governate entrambe le provincie
      anche dopo la separazione
      da un solo giustiziere .


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Storia Ecclesiastica e Civile della regione più settentrionale del Regno di Napoli (oggi città di Teramo) - Volume 5
di Niccola Palma
Stampatore U. Angeletti
1835-1836 pagine 244

   

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