Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      Parte II - 11 comune teramano nell'evo antico..
      « vero significato di Peii-cetil e di Pi-cctii o Picentii = Peu-cetii. « II nome peu-pe-pi trova un riscontro nell' egiziano pa, località, « città . . . Dionigi d'Alicarnasso(i) e Apollodoro (2) fanno Peucetios « figlio di Lycaone e da lui dicono appellati i Peucetii. Ora, come «dicemmo altrove, sull'autorità dello stesso Dionigi, Lycaone fu « figlio di Ezeo, ed Ezei si chiamarono gli Enotri, i quali erano « Arcadi e Pelasgi. Ma Peucetios è fratello di Enotro e con lui « venne d'Arcadia in Italia (3), dove Enotri e Peucetii presero « stanza gli uni vicini agli altri (4), occuparono cioè tutte le terre « lungo l'Adriatico e il Ionio che oggi si chiamano le Marche e « la Puglia ».
      4. Ed ora più detcrminatamente al Pretuzzio ed alla sua capitale Interamnia che, con l'aiuto della filologia, ci appariranno ancor più chiaramente Pelasgi, od Etèi che vogliano dirsi. In quanto al Pretuzzio ben ci sembra di potere applicare al suo nome il seguente ragionamento che fa il De Cara (5) sui varii nomi dati anticamente ali' Italia. Siccome l'antico nome d' Italia fu, secondo Strabene (6), Oenotria e anteriormente, giusta Antioco siracusano citato da Dionigi d'Alicarnasso, Erettici, egli scompone questo ultimo nome così: « BP = B(E)P = IIEA e ETTI = (X)ETTI = « (X)ETI, donde il nome intero è = IleXeTi = Pelasgi, e l' appelli lativo HE-AETIA = BPETTIA o BPETIA, sottinteso xc&pa ayfj, «significa paese o terra degli Hethei cioè dei Pelasgi ». Ora, deduciamo noi, se nel nome di Erettici si può così scorgere la provenienza etèo-pelasgica, quanto più, per una maggiore consonanza onomastica, non si dovrà essa vedere in quello del nostro Pretuzzio? Ma v'ha di più: alla ragione filologica noi possiamo aggiungere quella tratta dai monumenti, nel caso nostro, numismatici. Nelle nostre contrade non raramente e' imbattiamo in monete aventi da un lato la figura di una donna e dall'altro di un cinghiale con la scritta BPET, che il Palma (7) troppo facilmente, a parer nostro, esclude dall' appartenenza al Pretuzzio. Secondo
      (1) Dio?}. HALIC., Antiq. rom., I, 13.
      (2) APOLLOD., Biblioth., 3, 8, i.
      (3) PLIK., Hisl. nal., Ili, 11.
      (4) STEPH. BYZANT., Efit. gtograph., s. v. ns'mst'.avtes, ove cita Hecateo.
      (5) DE CARA, loc. cit., p. 298.
      (6) STRABON., Geogr., V, 254, 4.
      (7) PALMA, St. di Teramo, voi. I, p. 8. Avvertiamo qui una volta per sempre che noi, nel citare il Palma, intendiamo sempre richiamarci alla prima edizione, giacché la seconda non è ancora compita.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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