Il Comune Teramano di Francesco Savini
Cap. IV - L'Interamnia Preluzzia ne'tempi preromani. 39
noi tal nome, sebbene scritto in greco e perciò non agevolmente ammissibile nel nostro patrimonio numismatico, ha storicamente un grande valore sia per contenere il medesimo la radice perfetta del nome di Praetuttìum e sia anche per la frequenza con cui le descritte monete si rinvengono nella patria regione. Quindi ci sembra giusta l'applicazione della teoria del De Cara al fatto pre-tuzziano.
Per la capitale poi del Pretuzzio, ossia per Interamnia, milita pure la considerazione filologica, od onomastica che voglia .dirsi. Difatti Frontino (i) chiama la nostra Interamnia più volte Palestina, nome non solo patentemente proveniente da quella Siria, che fu sede degli Etèi-Pelasgi, ma che per la sua radice Pai = Pel può facilmente trovarsi identico a quello dei Pelasgi.
Conchiuderemo dunque qui che tanto la filologia quanto i monumenti inducono a credere che la nostra regione abbia avuto i suoi primi abitatori dall'Asia minore e più detcrminatamente dall'alta Siria, sede degli Etèi-Pelasgi.
5. In quanto poi alle leggi e alle magistrature delle due stirpi affini, osca e sabellica, si sa che gli Osci, i Volsci e i Campani aveano capi supremi che appellavano Meddix tuticus (2). In qualche luogo il pretore amministrava la giustizia e l'ammenda, detta multa, era la pena usata contro le offese presso gli Osci, i Sabini e i Sanniti, ed anzi Gellio (3) c'informa che Varrone crede sabina la voce multa e Pesto la stima osca (4) : ciò che per lo meno mostra la stretta parentela tra i due popoli e le loro lingue. I Sabini, nazione eminentemente agricola, tenevano le loro diete in piccole terre, secondo Dionisio (j) e Strabene (6). Il Micali (7) poi celebra la gloria dei medesimi per le savissime instituzioni e per la forma delle leggi e dei costumi.
6. Degli altri popoli poi che stabilirono colonie nella nostra regione, per non troppo dilungarci, accenneremo soltanto ai Siculi, che hanno lasciato ricordo di sé nei nomi dì Sicilia imposto
(1) FRONTIN., De coloniis.
(2) VANNUCCI, op. cit., voi. 1, p. 367. Nel Lessico ragionato dell'antichità classica di F. LÙBKER, trad. di CARLO ALBERTO MURERÒ, Roma, Forzani, 1891, « Medix tuticus » è spiegato « Curator totius ».
(?) GELL., Noctes Acticae, XI, i.
(4) FEST. in Multam.
(5) DIONYS., Antiqu. rom., II, 36.
(6) STRAB., Geogr., V, 158.
(7) MICALI, op. cit., par. I, cap. xi.
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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
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