Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      Cap. IV - L'Interamnia Pretuzzia ne' tempi preromani. 4 *
      sentenze, che appaiono tra sé contrarie, il P. De Cara pone in accordo col ridurre quella dionisiana all'altra erodotea, supponendo cioè che Dionigi chiami autoctoni gli Etruschi « perché « questi, che sono i Tirreni Pelasgi, cioè gli Hethei, occuparono « ab antiquo la contrada che dal loro nome fu detta Etruria » (i). Ma checché siasi di tale spiegazione, aggiungeremo che anche i moderni in tal bisogna vanno divisi. Cosi lo Helbig (2), I' Und-set (3) fanno venire gli Etruschi dal settentrione per via di terra ; altri col Kiepert (4), col Milchhòfer (j) e col Brizio (6) sostengono invece la venuta loro per mare dall'Asia minore ossia dalla Lidia. Quest'ultimo scrittore anzi recentemente riafferma la sua sentenza in questo modo: « Le scoperte archeologiche fatte durame l'ultimo ventennio nelle città e necropoli etnische tanto « nel versante occidentale tirrenico, quanto al di qua dell'Appennino nel territorio felsineo, confermarono le notizie degli antichi « scrittori sulla provenienza degli Etruschi dall'Asia, sul loro primitivo stanziarsi presso le spiaggie tirreniche e sulla loro diffusione e successiva occupazione della valle del Po » (7). Altri poi, come lo Gsell, esita fra le due sentenze e si dibatte incerto fra le seguenti ipotesi: i° che gli Etruschi sieno venuti nella valle del Po e vissuti lungo tempo con gì' Italioti e poscia, pure insieme, valicato l'Appennino, essi siensi stabiliti in Etruria e gli altri Italioti occupato l'Umbria, la Sabina, il Lazio e quindi il Piceno e il resto della penisola, oppure: 2° che gli Etruschi sieno venuti rozzi tra gli Italioti e acquistata da questi la civiltà. Lo Gsell giudica inoltre non provata la provenienza loro dall'Oriente né si ferma sul fatto che gli Egizii sotto Ramesse III combattessero contro i Turshd (nome prossimo a Tur sci, Strusci), i quali avrebbero abitato l'Asia minore (8). Del resto, soggiungeremo pur qui, gli ultimi studii convergono verso questa conclusione, poggiata sulla tradizione scritta, sulla filologia, che cioè gli Etruschi sieno non un popolo puro ma una mescolanza di due genti, una delle
      (1) DE CAR«, r. cit. in Civiltà Catt., fase. lì, lugl. 1892, p. 49.
      (2) HELBIG, Sopra la provenienza degli Etruschi, 1884.
      (3) UNDSET, L'antichissima necropoli tarquiniese, 1885.
      (4) KIEPERT, Sull'origine degli Etruschi (in ted.),
      (5) MILCHHÒFER, Sugli Etruschi (in ted.).
      (6) BRIZIO, La provenienza degli Etruschi, 1885.
      (7) BRIZIO, La provenienza degli Etruschi in Nuova Antologia, fase. I, marzo 1892, p. 150
      (8) GSELL, Fouilles datis la necropoli de Pulci etc., Paris et Rome, 1891.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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