Il Comune Teramano di Francesco Savini

Pagina (95/635)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      Cap. Vili - Condizione municipale di Teramo nel periodo comitale. 73
      CAPITOLO Vili.
      Condizione municipale di Teramo nel perìodo comitale (secoli nc-xi).
      SOMMARIO: i. Ragioni per dire comitale questo periodo. — 2. Magistrati municipali in Italia sotto il dominio franco. — 3. Scabini e loro uffici fino al secolo xi, quando si mutano in giudici. — 4. Buoni uomini e loro incombenze: loro compito giudiziario nel regno nei secoli xn e xm. — 5. Scabini tra noi fino al secolo xi. — 6. Buoni uomini presso di noi in-sino al secolo xm. — 7. Il conte e i magistrati aprutini ne' giudizii e classi sociali che in questi appaiono durante il periodo comitale.
      r. Eccoci ora a quel periodo del medio évo, che noi, stendendolo dal secolo ix ali' xi, chiamiamo comitale. Lo nomiano così non perché i conti comincino in Italia nel secolo ix (giacché essi sono molto più antichi e noi in questo stesso scritto ci siamo imbattuti in un conte aprutino sin dalla fine del secolo vi) (i), sib-bene perché e in questo spazio di tempo (secoli ix-xi) fiorisce e appar più chiara la potenza dei conti e sia perché, uscendosi dal periodo strettamente barbarico di sopra descritto e risorgendo l'antico Impero, sebbene non del tutto spenta la barbarie dei secoli precedenti, pur si può dire incominciato col ix un novello periodo storico che prelude al rinnovamento civile di quella parte del medio évo, che s'apre col mille. Non intendiamo qui però fermarci sul governo dei conti in Italia e neppure su quello dei nostri conti aprutini, giacché ciò uscirebbe dal nostro campo, ove solo si svolgono le municipali vicende; vi accenneremo però talvolta, quando appunto la migliore e più chiara notizia di quelle vicende ciò renderà necessario, siccome, ad esempio, qui, ove la divisione del nostro lavoro in periodi fa opportuni siffatti accenni.
      2. Ciò premesso, entriamo subito nel periodo da noi detto comitale, il quale racchiude tempi meno oscuri dei precedenti, cioè quelli della dominazione dei Franchi sórta in Italia alla fine del
      (i) Fu opinione del S.WIGNY, op. cit., I, 590, che sotto i Greci non sieno esistiti comile.;, ma lo HEGEL, op. cit., p. 128, la confuta adducendo in contrario gli esempii de' conti e viceconti di Centumcelle, Miseno, Terracina e del nostro conte Anlo nominati nelle lettere di san Gregorio Magno e mostrandoli comandanti di città minori e fortezze e corrispondenti ai Tribuni.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

Pagina (95/635)






Teramo CAPITOLO Vili Teramo Italia Italia Impero Italia Franchi Italia Greci Centumcelle Miseno Terracina Anlo Gregorio Magno Tribuni Magistrati Scabini Buoni Scabini Buoni