Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      Cap. IX - Condizione municipale di Teramo nel periodo vescovile. 83
      CAPITOLO IX.
      Condizione municipale di Teramo nel periodo vescovile (secoli xn-xm).
      SOMMARIO: i. Origine e svolgimento della potenza dei vescovi in Italia. — 2. Ufficiali vescovili e loro incombenze. — 3. Relazioni tra i vescovi ed i comuni e passaggio della pubblica autorità dai primi ai secondi. — 4. Immunità vescovili e feudi della Chiesa aprutina. — 5. Ufficiali di questa: avvocato, vicedomino, messo, buoni uomini vescovili. — 6. Relazioni dei vescovi coi conti aprutini e protezione dì questi verso i primi fino all'invasione normanna nel 1140. — 7. Indizii antichissimi del dominio vescovile su di Teramo e certezza del medesimo alla metà del secolo xn, non derivato da concessione normanna, e moltiplicità de,i poteri in Teramo al cadere di quel secolo. — 8. Relazioni dei vescovi coi Teramani nello stato di vassalli. — 9. E nella condizione di liberi di persona, fatti tali dagli editti vescovili del 1165 e 1173. — io. Stato comunale della città e magistrati di essa durante il periodo vescovile.
      i. Passiamo ora a narrar di un periodo che è uno de' più importanti del medio évo italiano, giacché esso comprende l'epoca, a dir così, di transizione tra la barbarie della prima parte di quell'evo, e la nascente prosperità e libertà dei nuovi comuni durante la men remota parte di esso. Invero la podestà temporale dei vescovi, svoltasi in quel periodo, mentre con la sua naturale mitezza temperava l'asprezza dei tempi, serbava insieme, mercé la costanza propria della Chiesa, il germe e gli elementi delle vecchie tradizioni romane, valendo cosi qual potente legame tra l'antico municipio ed il nuovo comune e avviando questo, con le opportune concessioni, alla libera vita. Essendo quindi di sommo interesse per lo storico delle città intrattenersi un po' su questo periodo, noi qui ciò faremo, considerando le origini del potere civile del vescovo, le sue relazioni con quello dei conti, quelle coi cittadini, il passaggio del potere suddetto dalle mani vescovili a quelle popolari e da ultimo lo stato della città durante il dominio dei prelati.
      Le prime origini del potere vescovile in Italia è mestieri ravvisarle nelle immunità ecclesiastiche (i), nascenti a loro volta e
      (i) G. SALVIGLI pubblicò ora un dotto volume di 300 p.: Storia delle immunità, delle signorie e giustizie delle Chiese in Italia negli Atti e Mem. della Deputa^, di St. patr, per le prov. Moden. e Parm., ser. Ili, voi. V, par. I; voi. VI, part. 1.1889.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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