Il Comune Teramano di Francesco Savini
Cap. X-Suo svolgimento e suoi atti nel periodo di libertà (1207-1292). 109
opinione viene seguita dallo Handloike, tra i più recenti, siccome or ora vedremo. Lo Hegel (i) dal canto suo, non potendo dimostrare come i giudici imperiali nel!' xi secolo occupassero i tribunali municipali quali scabini o iudices civitatis e in quanto tali avessero gran parte al governo delle città, finché questa si resse con 1' antica costituzione degli arimanni, ritiene però come « fatto indubitato che questi curatori municipali del pari che i conti furono « alla fine dell' xi.secolo soppiantati dai consoli de' nuovi comuni ». Lo Handloike poi, che, raccogliendo il frutto degli ultimi studii e dei tanti documenti finora pubblicati, ha dato una forma più compita alle -deduzioni del Bethmann-Hollweg, dello Hegel e specialmente del Ficker (2), scrive (3), che mancando le notizie precise nel secolo xi sulle condizioni dei cittadini, è uopo argomentare l'influenza di questi sull'ordinamento della città dalla partecipazione loro come testimoni al tribunale del vescovo* Così a Piacenza nel 1077, a Bergamo nel 1081, a Pavia nel 1084, e via dicendo. La stabile costituzione della cittadinanza segui poscia con l'insti-tuto di ufficiali indipendenti da essa scelti sotto il nome di consoli; il che in generale avvenne al principio del secolo XH, compiendosi cosi il primo periodo della vita comunale (4). Dapprima essi non erano stabili, e difatti quelli, che a nome di Cremona ricevettero nel 1098 dalla celebre contessa Matilde l'investitura dell' isola di Fulcherio, son detti homines e non consules, mentre invece tali son chiamati solo nel 1128 (5). Notevole è poi da ultimo la memoria del signor R. Davidsohn recentemente pubblicata (6) sull'origine
« wandelten sich deren Beisitzer, die iudices civitatis und sacri palalii, allmaehlig « in eine staedtische Corporation von Rechtsgelehrten und Sachwaltern, die « nicht blosz Einzelnen rechtliche Gutachte ertheilen, sondern auch an staedtischen Angelegenheiten mannich fachen Antheil nehmen, bald nehmlich « insgfsammt, wie in Deutschland, im engeren Rathe sitzen, bald die Consuln als Mitglieder ihres Collegiums oder als Beisitzer und Vertreter in der « lustizverwaltung unterstuetzen ».
(1) HEGEL, op. eh., p. 492.
(2) FICKER, Forschungeii T}ir Reichs-und Recbtsgeschichte Italiens, Innsbruk, 1868-76.
(}) HANDLOIKE, Die lombard. Staedte unter der Herrscbafl der Bisclwfe und die Entstehunf! der Commutivi, Berlin, Weber, 1883, p. 115.
(4) HANDLOIKE, op. cit., p. 116.
(5) ROBOLOTTI, Repertorio diplom. cremonese, Cremona, 1878, pp. 145, 146 ap. HANDL.
(6) R. DAVIDSOHN, Origine del consolalo con speciale riguardo al contado ili Firenze, Fiesole, tradotta dal tedesco da ALCESTE GIORGETTI e pubblicata nel-l'Arcb. star, ital, an. 1892, disp. II, pp. 2:5, 249.
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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
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