Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      132 Parte III - II comune teramano nell'evo medio.
      libertà e prosperità che arridevano alle vicine città di Ascoli e di Fermo. iMa il riacquisto di Corrado di Svevia ci restituì nel 1254 al nostro fato.
      Ci par qui utile per gli opportuni confronti di rammentare che alla morte dì Federico II nel 1250, anche Napoli, cedendo al sentimento allora generale in Italia di cittadine franchigie, si rivendicò a libertà costituendosi, mercé un nuovo accordo fra nobili e popolo, a comune indipendente sotto la protezione del papa, e presso il Raynaldi (i) trovasi una bolla dello stesso Innocenze IV dei 13 di dicembre del 1251, che concede ai Napolitani « libertatem in assumendis potestatibus ». Che poi realmente essi usassero i dati privilegii è pruova recentissima una moneta napoletana, ora pubblicata (2), con la scritta al diritto Civitas e al rovescio Neapoìis, alludenti all'erezione della città a libero comune. Né pure la concessione del podestà fu parola. vana, giacché, oltre la lettera di papa Innocenze IV diretta ai 22 giugno del 1251 « potestati « consilio et communi Neapolitano » citata dal Raynaldi(3), v'ha memoria altresì di due magistrati simili, di Riccardo Filangieri cioè e, in novembre del 1252, del milanese Gallo de Orbellis (4), del quale ultimo, detto de Oribellis (5), esiste anzi nella biblioteca della Società storica napoletana un'atto dei 7 gennaio 1252 (6). Ma del resto, siccome per noi, così pure per Napoli, poco durarono siffatti politici vantaggi, giacché questa città nel 1254, dopo lungo assedio, dovè sottomettersi all'imperatore Corrado e ritornare ai pristini ordinamenti (7).
      14. Ma ripigliamo il filo del nostro racconto, e, narrando dei nostri politici eventi che strettamente si collegano a quelli municipali, diremo che, poco dopo il nostro ritorno sotto lo scettro di Corrado, seguì la morte di costui nel 1254 e la successione del
      ('i) RAYNALDI, Ann. Eccìes., ad an. izji. La nostra vicina Atri ebbe pure in questa circostanza da Innocenze IV il podestà e libere leggi, ma di ciò più, innanzi (cap. xt, § 5)-
      (2) Arch. Star, napol, an. 1889, fase. III-IV, p. 484.
      (3) RAYNALDI, Ami. Eccìes., ad an. 1251.
      (4) CAPASSO, Hiìt. dipi, Reg. Sic. ab anno 1250 etc. pp. 22 e 36.
      (5) Fra Orbellis e Oribellis noi, stimando quell'O un C, quasi simili nella grafìa del tempo, leggeremmo Crivellis ch'è inoltre nome notissimo di famiglia milanese.
      (6) Ardi. Star, napol., an. 1889, fase. III-IV, p. 768. *
      (7) Arcb. Star, napol., an. 1884, fase. IV, p. ,735. Noteremo qui pure che a questi storici fatti si lega la tradizione napoletana dell'aver fatto allora Corrado porre le briglie al cavallo sfrenato di bronzo, insegna della città.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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