Il Comune Teramano di Francesco Savini
144 Parte III - II comune teramano nell' évo medio.
« sero la quota per numero di fuochi al camerlengo di Teramo. « Che né tampoco fossero costretti universalmente di intervenire « al parlamento di Teramo, ma bastasse l'intervento del giudice, « con quel numero d' uomini, ch'egli vorrà, quali, se richiesti, non « intervenissero, quanto si delibererà in parlamento, ancorché fossero toccati, si avrà per rato: bensì se il parlamento si farà per « negozio arduo, sieno tenuti ad intervenire a richiesta, e mandato v del giudice, e del consiglio di Teramo: che del denaro proveniente dagl* introiti della banca di giustizia delle gabelle del quartuccio e della platea (i), e da altre rendite di Montorio, come « pure dalla stima de' demani per numero e modo della generale « sovvenzione, dall'adoa de' nobili e dell'abate di S. Benedetto di « Montorio, se ne paghino trentun' once e mezza annue, dovute « alla regia corte, e se manca, si supplisca dal comune di Teramo «e dal distretto, se poi sopravanza, il camerlengo di Teramo lo « converta in comune utile di Teramo'e del distretto: che l'ele-«zionè del giudice di Montorio si faccia in Teramo nel palazzo « del comune, o nella chiesa di S. Maria, purché intervengano tanti « elettori di Montorio, quanti di Teramo; ed il salario di esso giudice si paghi da quei di Montorio, come il salario del giudice « di Teramo dai Teramani, a tenore del solito ; ma il giudice di «Montorio giuri in mano del sindico di Teramo e del distretto, « al quale si possa appellare dai decreti di lui ; che il denaro del « prezzo della compra, dell' assenso e dell' unione, e l'altro della « colletta, che in avvenire occorresse pagare per libra, a occasione « di qualche ossequio, s'imponga per catasto, o apprezzo, e si adeguino le libre di Montorio a quelle di Teramo ; onde si paghi « come per la colletta generale, siccome la colletta di Teramo dalla o colletta di Montorio non si accresca in cosa alcuna, né questa da « quella; che se il catasto non si farà così sollecitamente, si eleggano « quattro deputati, due di Teramo e due di Montorio per assegnare e « agguagliare le libre, e secondo il numero di esse l'opportuno denaro « si raccolga ; non concordando i quattro si elegga il quinto deputato « dalla città di Atri, e si stia alla loro deliberazione, perché il denaro da pagare si ponga in esecuzione ; che al salario del capici tano contribuiscano i Montoriesi, come gli altri del distretto, e « mancando non valgano l'eccezioni contro le cautele'e i privilegi. « Accettati e confermati questi patti, si convenne di spedire al re «a spese comuni per ottenere l'assenso speciale; ma se taluno
(i) Ossia dazio ritratto dai posti occupati nella pubblica piazza.
| |
Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
|
Pagina (166/635)
|
Teramo Teramo Teramo Montorio S. Benedetto Teramo Teramo Teramo Montorio Teramo S. Maria Montorio Teramo Montorio Teramo Teramani Teramo Montorio Teramo Teramo Montorio Teramo Montorio Atri Montoriesi Benedetto Montorio Maria Montorio
|