Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      Cap. XIII - Suoi atti nel periodo semi-libero (1292-1388). jggtandosi, primo e maggiore istinto di ogni sano organismo, per quanto si voglia non del tutto libero, ragioneremo qui degli aumenti che il nostro comune procacciava al suo territorio. Ora, se nel 1' antecedente secolo (xui) di libertà abbiamo visto tanto essere accaduto mediante o liberi patti o conati guerreschi (cap. x, §§ 15 e 16), ampiamente da noi descritti, qui vedremo invece che simili acquisti si compivano in una maniera più adatta alla nuova e più umile forma del nostro organismo. Essa maniera era assai semplice ; nuli' altro che atti di compra-vendita tra la nostra città e i signori del luogo venduto, muniti del regio assenso e seguiti da decreti, che incorporavano gli acquistati villaggi all'università di Teramo. Di tali fatti serbansi tuttora parecchi documenti nel nostro archivio municipale, e sono tanto gì' instrumenti di acquisto quanto i regit diplomi che, approvando i primi, aggregavano a Teramo i venduti castelli. Noi ci contenteremo di qui notarli, e, per dare un saggio sufficiente del loro contenuto, ne analizzeremo uno : il diploma del 1368. Tre son dunque gli atti di compra: per Poggiocono del 1352 e del 1353 (i) ; per porzione di Riparattieri del 1363 (2) Sette invece sono i diplomi di regio assenso e di aggregazione di que' villaggi alla città : per Monticello del 1351 (3), per Poggiocono del 1353 e del 1359 (4), per Riparattieri uno dei io giugno e l'altro dei 18 giugno del 1363 (5), per Melatine, Campora e Monticello del 1368 (6), e finalmente per iMorricone, Bisegno, parti di Melatine, Macchia, Tizzano e Rocca Totonesca del 1408(7). Fra tutti questi ci fermeremo un momento su tre; sull' ultimo noteremo che, essendo del 1408, dovrebbe appartenere al periodo seguente, delle signorie, cioè, e delle fazioni, ma sia perché esce di poco dal periodo presente e sia maggiormente perché qui fa corpo, a dir così, con gli altri atti citati e nell'altra epoca starebbe fuor di posto, noi qui lo mettiamo. Degno di nota (e tanto più che non ne parla il Palma) è il secondo; il privilegio dei 2 maggio del 1359, in cui la regina Giovanna I e il marito re Luigi, dopo avere approvato la compera e detto che 1* intero castello di Poggiocono era divenuto proprietà della università di
      (1) Arch. Com. di Teramo, perg. nn. 31 e 33.
      (2) Arch. Com. di Teramo, perg. n. 39.
      (3) Arch. Com. di Teramo, perg. n. vi.
      (4) Arch. Com. di Teramo, perg. nn. vii e ix. (j) Arch. Com. di Teramo, perg. nn. xi e xn.
      (6) Arch. Com. di Teramo, perg. n. xiv.
      (7) Arch. Com. di Teranio, perg. n. xxm.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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