Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      Cap. XIII - Suoi atti nel periodo semi-libero (1292-1388).
      stenendo questi contro essa città la loro qualità feudale nel 1603 (i). Però nel 1732 la medesima, mercé i regii diplomi, potette dimostrare la natura burgensatica di detto possesso (2). Ciò narrato, reputiamo utile far avvertire al lettore la differenza tra i patti di cittadinanza e queste compre ed incorporazioni ; mentre i primi, per lo più seguiti iiel secolo xui e fieramente combattuti dal regio potere, mostrano, con l'affinità che legava le sorti nostre a quelle delle altre città della media Italia, la vita essenzialmente comunale, che liberamente svolgevasi in quegli atti, invece queste compre fatte nel secolo xiv a su'on di. moneta e regolarmente approvate dai sovrani delv tempo, ,_che,gli agguagliavano a meri possessi feudali o burgensatici, provano quanto scaduta trovavasi a quell'epoca la condizione cittadina tra noi. Così la fine del secolo xm, che segna quella delle maggiori libertà comunali nostre, nota ancora, con questi fatti di .semplice e regia incorporazione di paesi, il principio della nuova e più ristretta .cerchia, in cui dibatterassi in apprèsso la nostra vita municipale, sì da formar prima il periodo di semilibertà, tema del presente capitolo e da avviarsi poscia a quello più agitato delle signorie e delle fazioni, che sarà argomento di un successivo capitolo.
      Qui sarebbe pur luogo di tener discorso di que' patti, che nel 1327 stabilirono l'unione di Molitorio a Teramo, e nel 1381 il domicilio teramano dei vassalli del monastero di S. Atto, se ciò non avessimo già fatto in altra parte di questo scritto (cap. x, § 16), la quale, malgrado l'epoca posteriore di quegli atti, mostrammo più adatta per trattarne
      6. Ma continuiamo a narrare delle vicende ordinarie del nostro comune durante questo periodo e fermiamoci in prima un po' sulle relazioni eh' esso ebbe col rappresentante del governo centrale tra le sue mura eh' era appunto il regio capitano stabilmente e il giustiziere della provincia a volta a volta. Degli ufficii di costoro non dobbiamo dir qui, giacché ne sarà il luogo più innanzi, quando terremo discorso del nostro organismo municipale in que-st' epoca di semi-libertà (cap. xv, §§ i e 2). Ora diremo di esse relazioni sieno state legali ovvero extra-legali. Le prime erano stabilite giusta le incombenze assegnate al regio capitano a tenore di una regia lettera del 1373, che noi esamineremo al detto luogo; solo qui ne trarremo quel tanto che basterà ali' uopo nostro. Do-
      (1) PALMA, St. di Teramo, voi. Ili, p. 105.
      (2) PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 204.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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