Il Comune Teramano di Francesco Savini
216 Parte III - II comune teramano nel!' évo medio.
strade. La principale tra le prime era quella del mercato (« platea « fori »), gran centro della vita cittadina d'allora, vita religiosa, politica e commerciale, svolgentesl in mezzo e dentro gli edifizii che la compendiavano insieme e la comprendevano: duomo, episcopio e palazzo comunale. Di questa piazza, oltre il cenno ora letto nel Muzii, parlano due documenti patrii (i). Sono due instrumenti di vendita rogati in Teratno, uno ai 16 ottobre del 1384 e l'altro ai 6 settembre del 1388, « in platea fori » ossia del mercato. Oltre questa, di altre piazze abbiamo memoria, di quella di S. Croce, ora largo del Caroline, mentovata in un atto del io luglio del 1375 (2) a proposito di una casa posta nel sestiere di S. Croce ed avente innanzi e da un lato la piazza pubblica così pur nominata nel citato documento dei 16 ottobre del 1384. E in quest'ultima carta appunto si dice che la casa venduta trovasi presso (« iuxta ») la piazza pubblica e la piazza vicinale. C'era dunque fra noi anche una piazza vicinale. Fu ciò proprio che in altro scritto (3) ci fece dire che questi epiteti di pubblico e di vicinale accennassero « ad una cotale distinzione tra appartenenza « comunale e appartenenza vicinale o vicinia, cioè a quelle contrade urbane e suburbaue di cui più sopra e sulle quali ultimamente fu pubblicata un' erudita memoria » (4). Anche la piazza grande, come ed allora ed adesso vien nomata, esisteva in questo secolo, giacché essa poco innanzi è così citata nel patto di cittadinanza degli abitanti di Pronto dei 15 gennaio del 1287, da noi in fine (doc. xi) riferito: « in terra nova a platea magna que decurrit post ecclesiali! episcopatus usque ad circuitus ipsius terre « (Terami) que est ex parte Trotini », cioè quello spazio rispondente all'attuale quartiere di S. Spirito.
Ma passiamo alle strade; della più celebre di esse, del trivio cioè, che è quel tratto del corso che dal largo di S. Francesco, ora detto dei Melatini, corre sino alla piazza del mercato è ricordo nel mentovato libro censuale del capitolo aprutinodel 1348, quando ivi si parla di una bottega di esso capitolo posta in Tribio (5).
E volendo pur dare qualche cenno delle fontane, citeremo quella ora detta fonte Baiana (nome altresì della contrada) e sita
(1) Arch. di S. Gio. cit., nn. 62 e 64.
(2) Arch. di S. Gio. cit, n. 5$.
(}) FR. SA VINI, Studio sugli Stat. teramani ikl 1440, Firenze, 1881, p. 181.
(4) A. MAZZI, Le vicinie di Bergamo, Bergamo, 1884.
(5) Cfr. PALMA, op. cit., voi. II, p. 61.
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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
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Pagina (238/635)
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