Il Comune Teramano di Francesco Savini

Pagina (296/635)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      274 Parte HI - II comune teramano nell' évo medio.
      sfare alle regie imposte. Si è perciò, senza dubbio, che noi troviamo citato nel Muzii (i) un privilegio del 1400, ove il re Ladislao, dopo un preambolo latino, solo riferito da quello scrittore e pieno di frasi benevole pei Teramani, dettane la città « guerrarum turbinibus collapsam multipliciter », non che lodatane la « fidelitatis constantiam », rimette, giusta le parole del Muzii « alla « università tutti li tributi, che doveva per il passato e gli scema « in gran parte per l'avvenire ».
      3. I regii tributi pagavansi dal nostro comune, nel principio di questo secolo xv, col ritratto delle gabelle e di altre gravezze municipali, che colpivano non equamente i cittadini. Per togliere dunque siffatta sproporzione, il generale parlamento deliberò nel gennaio del 1408 di « apprezzare, narra qui il Muzii (2), accatastare et allibrare tutt' i beni stabili e mobili ... il qual decreto « fecero poi ridurre in pubblica forma e carta pergamena, sottoscritta da 45 cittadini principali». Tal codice, che di immensa utilità riuscirebbe alla conoscenza dello stato economico e demografico di Teramo, è ora sventuratamente perito. Notiamo intanto che il Muzii non sembra abbia avuto cognizione di un anteriore catasto, che, pel detto da noi più sopra (cap. xiv, § i), doveva esistere già nel 1381, di che, per altro, non ci apparve ivi certezza.
      4. Fra le notizie finanziarie, anzi fiscali del tempo, vanno (a parte il riguardo edilizio) quelle sulla contribuzione comunale alle spese fatte dal governo centrale per la fabbrica della cittadella nel 1410. In quest' anno dunque i Teramani furono francati dal prestar l'opera loro manuale alla medesima, appunto perché essi davano le pietre e 1* arena, secondochè ci rivelano i registri angioini (3) riferiti dal Minieri-Riccio (4), come segue : « Francisco « de Facio de Neapoli familiari deputato supra fabrica et conte structione citatelle civitatis Terami provisio quod non moleste! « homines diete Universitatis ad prestandum opera manualia in dieta « edificatione stante quod prestant lapides et arenam». Però il Muzii (5), e con lui il Palma (6), ignorando tale notizia, narra di aver letto in un documento dell' epoca acquaviviana (1424-1438), che quell' edifizio fu eretto « non sine magna civium impensa ».
      (1) MUZII, op. e loc. cit.
      (2) Muzii, op. e loc. cit.
      (3) Ardì, ài Stato in Napoli, Reg. Ang., 1410, n. 371, fol. 144 a t.
      (4) MINIERI-RICCIO, Notizie di sessaiitiuìue Reg. 4«g, Napoli, 1877, p. 99. ($) MUZII, op. cit., dial. 4° in princ.
      (6) PALMA, op. cit, voi. II, p. in.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

Pagina (296/635)






Muzii Ladislao Teramani Muzii Muzii Teramo Muzii Fra Teramani Minieri-Riccio Facio Neapoli Terami Universitatis Muzii Palma Muzii Ardì Stato Napoli Reg Notizie Reg Napoli