Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      294 Parte IH - II comune teramano nell' évo medio.
      un documento teramano del 1267 ci mostrò (cap. xi, § i), Te-ramo contenere allora 1500 focularia. In ogni modo a noi preme qui conoscere la popolazione nostra durante il presente periodo, o almeno alla fine del medesimo, quanto è dire nel 1507. Il Muzii (i) narra che il numero de' fuochi in questo anno saliva, compreso il contado, a 778, ciò seguendo vuoi per diminuzione di popolo dopo la peste del 1478 e le continue guerre di quel secolo e vuoi pel celare, che solevano i comuni, il vero numero delle famiglie onde schivare i balzelli. È notabile frattanto la grande differenza fra questo e il suddetto numero del 1276; giacché, anche si voglia moltiplicare per sei, giusta i più larghi calcoli oggi adottati, quei 778, pur non avremmo che 4668 abitanti nella città e nel contado! Del resto anche gli statuti, che si riferiscono ali' anno 1440, lamentano (1. IV, r. 158) nella città e nel distretto 1' « incolentium diminutionem ».
      b~) II magistrato cittadino regolava cotesta numerazione di fuochi e ne teneva un registro detto, come negli statuti (1. Ili, r. 24), fiimantia o Hber fnmantie, incaricando insieme il notaio de' capitoli e i correttori de' fuochi di curarne l'aumento e l'ascrizione dei taciuti.
      e) V avea inoltre un registro de' nuovi cittadini, serbato nell'archivio comunale, esistente allora nella sagrestia del duomo, col nome e cognome loro, col giorno della ricezione e col nome del notaio che aveva rogato l'atto di cittadinanza (1. I,
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      d) Se esistesse ancora il catasto del 1408, da noi citato al proprio luogo (cap. xvn, § 3), avremmo maggiori e più sicure e precise notizie sulla popolazione teramana al principio del periodo, di cui andiamo qui narrando.
      7. Occupiamoci ora delle condizioni edilizie. Esse erano press'a poco come quelle già descritte del precedente periodo (cap. xiv, § 4), né potevano essere guari diverse in un' epoca, in cui le continue guerre dello Stato e le non meno persistenti lotte delle intestine fazioni toglievano ai cittadini e al magistrato agio e modo di attendere all'incremento materiale della patria. Si è perciò che, mentre la descrizione degli edifizii del secolo xiv già da noi fatta al citato luogo dee valere anche pel secolo xv, noi dobbiamo appagarci di notare quelle differenze e quelle aggiunte che ci si fanno innanzi in questo tempo.
      (i) Mu/.n, op. cit., dial. 6°.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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Te-ramo Muzii Hber Occupiamoci Stato