Il Comune Teramano di Francesco Savini
Cap. XVIII-Sue condizioni nel per. delle fazionie delle signorie(i388-i5O7). 3^ ^chiunque rinnalzi le case distrutte dalla fazione antonelliana nel 1416 e da quella melatinista nel 1420. Inoltre il patrio maestrato imponeva la vendita dei casareni (que' recinti destinati ali' edificazione) a chi volesse erigervi nuove case, quando il padrone ciò non amasse fare (1. IV, r. 14).
ni) E giacché siamo nel dominio delle case private, ragioniamo un tantino de' loro accessorii. Alcune di esse avevano le torri, e se ne scorge ancora qualche traccia nelle antiche case Delfico, ora Ponno, nel corso S. Giorgio, Mezzucelli presso il palazzo comunale e Massei dietro la piazza grande; scomparve testé quel mozzicone di torre che ognuno poteva scorgere nelle vecchie abitazioni de' Pellicdnnti ali' angolo che sporge in via delle belle donne. Tali torri non erano certo quelle grandiose delle altre città d'Italia e della vicina Ascoli, che n' andava famosa nel medio évo. Anzi pare che le nostre sieno state d'ornamento e ad uso di colombaie. Difatti gli statuti (1. Ili, r. 26) vietano di dar la caccia ai colombi delle torri, case e colombaie in città e nel territorio. Le nostre leggi provvedevano altresì a che non si costruissero nelle case banchi di muro (banca) che avanzassero quelli delle vicine o poggiuoli (menialia) e tettoie (trasannas) che si estendessero oltre il mezzo delle piazze (1. IV, r. 6), o gaffii (_gayfos\ ossieno tettoie sulle porte delle botteghe, che fossero diversi da quelli prossimi (1. IV, r. 16).
w) Anche i materiali da costruzione andavano soggetti alle prescrizioni statutarie. Così i fabbricanti di tegoli (pin^iarii) e i matonarii dovevano costruire i tegoli e i mattoni giusta le misure loro fissate dal consiglio e serbarne le forme, identiche a quelle esistenti presso il notaio de' capitoli (1. IV, r. 4). S' aveva allora pure gran cura delle pietre da taglio eh' erano il travertino di Civitella e quelle fine di loanella (« gentilibus seu tiburtinis »), vietandosene l'estrazione, il trasporto ed il lavoro, non che di quelle grandi (grossis) atte alla riparazione de'ponti (1. IV, r. 15).
| |
Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
|
Pagina (323/635)
|
VIII-Sue Delfico Ponno S. Giorgio Mezzucelli Massei Pellicdnnti Italia Ascoli Civitella Giorgio
|