Il Comune Teramano di Francesco Savini
Cap. XXIII-Sua azione contro la feudalità nel per. del patriz. (1507-1770). 37 '
Eppure erano quelli gli ultimi sforzi di un popolo che si avviava, appunto in quell' epoca, alla tacita rinunzia de' vecchi diritti municipali e si rassegnava alla straniera servitù!
4. E quella audace risoluzione era davvero estrema, giacché le armi nemiche luccicavano già, può dirsi, innanzi agli occhi dei Teramani. Difatti l'Acquaviva, fatto certo che con costoro non era da venire a' patti, ricorse aneli' egli all'ultima ratto e spedi ad assaltar la città il proprio figlio Gio. Francesco, marchese allora di Sellante, con cinquemila uomini, raccolti ne' feudi di sua casa e nelle vicine terre della Marca, facendo con queste milizie stringerla d'assedio. Se non che, rimaste tutte queste genti inoperose intorno a Teramo per alquanti giorni, all'improvviso, il mattino dei 18 di novembre del 1521, i Teramani videro sgombero dall'esercito ducale tutto il campo ali'ingiro e invece sparso di armi e di scale abbandonate. Tanto impreveduto evento essi attribuirono a miracolo, e il Muzii afferma inoltre (i), che i ducali fuggirono alla paurosa visione di una donna risplendente e biancovestita, la S. Vergine, e di un cavaliere in abito rosso, S. Berardo. Certo però si è che in ogni anno ai 18 di novembre se n' è celebrato e se ne celebra il religioso ricordo, partecipandovi anche il magistrato col portare, come scrive il Muzii (2), « solennemente con « suono di Trombe un cirio (cereo) alla Cathedrale in honore di « S. Berardo ». Già s'intende che i tempi novissimi abolirono quest* ultima pia consuetudine.
5. Non per questo posavano i Teramani; anzi, scorsi appena tre giorni, si affrettarono essi a mandare un ambasciatore a Napoli e un altro a Roma presso il cardinal Pompeo Colonna, protettore della città, e l'ambasciadore di Spagna, acciò per costoro mezzo ottenessero il valido patrocinio del papa. Il messo fu il sunnominato canonico sir Cola Bucciarelli, e s'ebbe dal magistrato e dai dodici le seguenti istruzioni, che noi, malgrado la loro lunghezza, per le ragioni più sopra addotte (§ 2), riportiamo integralmente quali si trovano nel Muzii (3) : « Judex Regimen et « Universitas Regiae Civitatis Terami. Memoriale ad Voi venerabile Syr Cola, nostro destinato in Roma, a lo excellente Signor Ambasciatore del Re Nostro Signore e a lo Reverendissimo Monsignore lo Cardinale Columna, de procurare con la
(1) MUZII, op. cit, dia). 6°.
(2) MUZII, op. e loc. cit
(3) MUZII, op. cit., dial. 6°.
| |
Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
|
Pagina (393/635)
|
XIII-Sua Teramani Acquaviva Gio Sellante Marca Teramo Teramani Muzii S. Vergine S. Berardo Muzii Trombe Cathedrale S. Berardo Teramani Napoli Roma Pompeo Colonna Spagna Cola Bucciarelli Muzii Regimen Regiae Civitatis Terami Syr Cola Roma Signor Ambasciatore Re Nostro Signore Reverendissimo Monsignore Cardinale Columna Francesco Vergine Berardo Berardo Judex Universitas
|