Il Comune Teramano di Francesco Savini
Cap. XXIV - Sua azione contro i danni mil. nel per. del patriz. (1507-1770). 3 °3
« donino tutte le offese, e si rendano tutt'i prigioni dell'una e dell'altra parte. 8° Che si diano sei cittadini principali, figli di famiglia per ostaggi in potere del signor Gismondo (de Sterlich); « e quando i cittadini che restano nella città non osservassero i « capitoli, detti sei cittadini si dieno in potere del detto signor « Don Sances (d'Alarcon) ». Il Muzii (i) ci da anche i nomi di que' sei giovani ostaggi: Battista Carriceni, Camillo Bucciarelli {che narrò allo storico tutti questi avvenimenti), Ceccone di Stefano Muzii (padre dello stesso storico), Cola Urbani, Sanzo di Tommaso e Simone Pellicciami. Vedremo poi nel capitolo delle vicende finanziarie del comune durante questo periodo a quali mezzi esso si appigliasse per provvedere a tante spese.
4. Eppure, dopo tante sciagure cagionate alla città dal rifiuto e dalla resistenza armata contro i militari alloggi, essa non poteva sempre rassegnarsi a sopportarne l'immenso peso e se non lo stremo delle armi, essa adottava almeno l'innocuo espediente di chiuder le porte al cospetto delle genti invaditrici. Così fece Te-ramo nel 1539 all'arrivo di tre compagnie di Alonso Vives, di quel maestro di campo, cioè, che la aveva visitato l'anno innanzi (§ 2). Il magistrato per ovviare alle difficoltà scelse nove cittadini, tra cui nomineremo quelli appartenenti a casate tuttora esistenti: Ceccan-tonio Pellicciami, Gio. Luca Muzii, Marchette Massei e Marino Montani; e ricorse insieme al viceré in Napoli. Ma non valsero né ufficii né prieghi; che si dovettero accogliere fra le mura due di quelle compagnie, e, peggio poi, sborsare una multa di 3000 ducati per quel rifiuto inflitta alla città dal viceré della provincia. Il Muzii inoltre calcola (2) che le spese del vitto e dell'alloggio salissero a 5000 ducati. Ecco dunque che cosa guadagnavano i cittadini con quelle resistenze, le quali solo poteva scusare la disperazione !
5. Inenarrabili eran poi oltremodo le funeste conseguenze materiali e morali di tante oppressioni sia pel comune e sia pei cittadini, cui il primo era costretto ad aggravare con infiniti balzelli, de' quali appresso al capitolo delle vicende finanziarie. Il Muzii (3) ne fa un quadro per verità commovente, descrivendo le miserie di tutti e narrando altresì gli episodii particolari di qualche membro del governo comunale, che noi qui per quest'ultimo
(1) MU/.II, op. e loc. cit.
(2) MUZII, op. e loc. cit. (}) MUZII, op. e loc. cit.
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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
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Pagina (405/635)
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