Il Comune Teramano di Francesco Savini
Cap. XXVI - Sue condizioni nel periodo del patriziato (1507-1770). 4^'
istruzione elementare e qualche informazione accademica. Nel seguente capitolo dell' organismo comunale ci apparirà, esaminando le condizioni convenute tra il pedagogo e il magistrato nel 1561, la cura di quest'ultimo nel promuovere le buone lettere, il cui culto allora non andava mai disgiunto da quello della religione e del buon costume. Nel seguente secolo poi abbiamo novella di un' accademia nomata de' Ravvivati, che non visse troppo a lungo. La risuscitò del resto Pietro del Pezzo di Salerno, caporuota della regia udienza in Teramo, inaugurandola, a quanto narra il Palma (i), « nella Chiesa de' PP. Agostiniani, ai 15 agosto 1718 con un discorso... zeppo degli errori del Riccanali, stampato in Chieti « per Ottavio Terzani e Michele Arcangelo Silvestri ». Ma la seconda vita sembra sia stata breve al pari della prima. Nel secolo xvm poi e' imbatteremo (§ 8 V) in un' accademia archeologica.
3. Dalle condizioni morali ed intellettuali di un popolo scaturiscono quelle organiche ; ossia le mutazioni nell' organismo suo amministrativo si rispecchiano ne' mutati costumi. Così dalla decadenza dello spirito pubblico or ora esposta nasceva l'indifferenza pei propri diritti, donde poi il restringersi in pochi il governo della città, il prevalere degli ottimati prima ancora dell'esser venuti in istato di veri patrizi! e finalmente nel successivo secolo xvn 1' affermarsi risoluto di costoro e la definitiva costituzione del patriziato municipale ereditario, che tenne in pugno le sorti del comune per ben due secoli, fino cioè quasi ai nuovi tempi: di tutt'i quali organici svolgimenti abbiamo a lungo trattato ne* luoghi convenienti (cap. xxi, §§ 2, 3, 4 e 8). Eterna vicenda della storia!
La forma della magistratura, è pur qui luogo di notare, subiva importanti modificazioni oltrecchè per le condizioni morali di sopra esposte, altresì pei grandi e straordinàrii avvenimenti. Tanto accadde appunto nel 1521, allorché, come narrammo (cap. xxm, § 2), il terribile periglio delle pubbliche libertà mosse i Teramani ad affidare i proprii destini al senno di dodici cospicui concittadini.
4. Veniamo ora alle condizioni finanziarie. Di esse per verità abbiamo detto abbastanza nell' apposito capitolo delle vicende finanziarie, che è il precedente. Solo, per rendere qui compiuto il quadro delle condizioni comunali sotto ogni aspetto, durante il presente periodo, daremo loro un rapidissimo sguardo, rilevando i primi danni fiscali all'entrar nostro nel funesto ciclo delle oppressioni spagnuole (cap. xxv, § i), i gravi colpi dati alla pubblica prosperità
(i) PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 197.
SIVINI, // comune teramano. 26
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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
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Pagina (423/635)
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