Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      4 '2 Parte IV - II comune teramano nell' évo moderno.
      « la pugna, e s' uniscono tutti gli altri tre a loro, e ballando intuonano pace. Gli ufficiali si salutano e si abbracciano, gridando « viva la S. Fede, viva S. Anna. Si giuoca di bandiere, si suonano « tamburri, e trombe, si fonilo spari di letizia, e con altri spari « corrisponde altrove per ogni strada la Città, S'attribuisce la Festa « ad un eccesso di divozione alla Santa, e si riferiscono a quella «varie grazie riportate dal pubblico ». Fin qui rAntinori; e su questa causa da lui supposta della festa, noi osserveremo che, a parte la qui evidente devozione alla santa, la vera cagione storica se ne debba riporre, come saggiamente opina il Palma e come appar chiara dal significato di tutta la descritta festa, in un solenne evento di pace, quale si fu appunto il patto stabilito nel 1559, di cui sopra abbiamo parlato.
      />) E questa era la festa popolare annuale ed ordinaria del presente periodo e talmente ordinata e rispondente all'universale desiderio ch'essa durò fra noi per oltre due secoli e che ancor oggi un'altra analoga, fatta ragione de'mutati tempi, appagherebbe il voto non meno universale. È pur sempre vero l'antico : « panem et circenses ! » Se non che altrettanto utile allo studioso della vita pubblica delle nostre antiche città si è la conoscenza delle feste popolari straordinarie che allora pur si celebravano. Noi daremo ancor di queste un saggio; il che varrà inoltre a render compiuto il quadro della parte, a dir così, pittoresca del periodo più pomposo e meno attivo della nostra storia municipale. Nel secolo xvi la festa commemorativa della caduta di un paesano tirannello; nel xvn quella sacra e pacifica di S. Anna e nel xvni infine quella cortigiana che siam qui per narrare. Essa venne celebrata in Teramo nel giugno del 1768 a memoria di regie nozze, e ce ne fornisce un' amplissima relazione l'Antinori, il quale se non vi fu presente, ne potè almeno udire il fresco racconto da testimoni di veduta nell'aprile dell'anno seguente, quando egli, a detta del Palma (i), si trovava in Teramo per cagione delle sue indagini storiche negli archivii cittadini. Noi, malgrado la sua prolissità, la riferiremo integralmente per le preziose notizie che vi si contengono sui varii costumi del tempo, sul grado di coltura, d'industria e di commercio, e sui diversi ordini cittadini allora fiorenti. « Nel 1768 - scrive egli adunque (2) - nelle dimostrazioni festive per le Nozze delle SS. RR. Maestà de' nostri
      (1) PALMA, op. eh., voi. Ili, p. 226.
      (2) ANTINORI, Meni. mss. cit., art. Teramo, ad an. 1768.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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