Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      Cap. XXVI - Sue condizioni nel periodo del patriziato (1507-1770).
      « sebbene ampia per la gran calca si trovò angusta. E vi furono « aggiunti in fine di ciascun atto i trattenimenti a suoni di varj « strumenti specialmente di fiato.
      « Rinvigorirono nel dì de' 19 le allegrie, giacché a gara i « principali Cittadini, i Ceti dei Mercadanti e degli Artieri si erano « preparati a darne ciascuno pubblici segni. Cominciò il Popolo « sulle prime ore del giorno con grandi acclamazioni sulla Piazza « avanti il Pubblico Palazzo. Si divertì per qualche spazio nella « caccia d'un Toro, contro il quale avventarono Cani di Corsica « ed altri incentivi, e di fuochi artificiali e d' altri ordigni irritanti, « fece il che maggiormente si venne ad istizare. Nella strada del « corso si fecero due carriere, di Barberi, godute dalle finestre e « da' balconi da gentili donne riccamente vestite e per le strade « da' Cittadini e da' Forestieri di riguardo, chiamati dalla fama delle « Feste, che si celebravano tuttavia. Sull'imbrunire della notte la « Comunità degli Orefici in un Teatrino adattato, ed illuminato « nella Piazza, e rappresentante una scena boschereccia, fece cantare al suono di stromenti pastorali da due Giovanetti vestiti « uno da pastore e l'altro da Villanella un' Ecloga in lode de* due « Sovrani interziata con balli d' altri Pastori, e Ninfe imitanti la « semplicità della Villa. Terminata l' Ecloga la Comunità de' Mercadanti accender fece una Macchina di fuochi artificiali ben congegnata, che con varj giucchi trattenne gli Spettatori poco meno « di mezz'ora con diletto e con plauso; e specialmente le Nobili « Donne e varj Gentiluomini ricevuti, e serviti di rinfreschi nel « Palazzo del Preside.
      «Nel giorno di Lunedì cominciò pure il Popolo col giuoco « della Bandiera per le strade principali della Città. Vi fu poi corsa « di Barbari a nuovo Pallio, esposto da un particolare Cittadino. « Due altri di questi esposero, e pubblicarono alle stampe sonetti « e altre composizioni poetiche in fogli, e in libretti copiosamente « dispensati. Nella sera e nel solito Teatro illuminato pure a spese « del Preside e framezzato con istromenti d' arco, e di fiato negli « intermezzi si fece rappresentare nuova Comedia la maggior parte « in lingua Napolitana intitolata li Birbe, opera lepida anch'essa « di Gennaro Federico, che nel tutto e nelle parti riscosse il proprio applauso ed ebbe folla grande di spettatori.
      « II Mattino del Martedì 21 di Giugno venuti alcuni dei già « notati ed altri Musici forestieri si fece la pruova della nuova Serenata intitolata i Giucchi Lampadici ristabiliti, Poesia d'un ornai « Vecchio Pastore Arcade, e musica del Famoso Maestro di Cap-


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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