Il Comune Teramano di Francesco Savini
Cap. XXVII - Suo organismo nel periodo del patriziato (1307-1770). 443
£) I signori del reggimento (domini de regimine) erano sei, quanti appunto i sestieri della città; si ridussero poi a quattro, quando questa nel 1562, siccome abbiamo narrato (cap. xxu, § 6), restò divisa in quattro quartieri, il qual numero restò intatto per tutto il presente periodo. Costoro, in cui assommavasi propriamente la forza del magistrato cittadino, erano nominati per sorteggio ogni bimestre nel seno del consiglio per mezzo di dodici notabili detti elezionarii, e scelti dal parlamento, giusta il decreto di questo dei 19 di marzo del 1553 (e. 95). Il sorteggio poi face-vasi alla presenza del consiglio nel modo seguente (e. 97): si dissuggellava prima la cassetta dov'era il bossolo, che conteneva dodici pallottole racchiudente ognuna sei nomi; un fanciullo estraeva una di queste pallottole; e i sei nomi, che si leggevano in esso, designavano pel prossimo bimestre i novelli signori. Le dodici pallottole poi erano state scritte e composte dai dodici suddetti ele^ionnrii, secondo che vedemmo (cap. xix, § 9) prescritto dai nostri statuti del 1440, i quali anzi sono citati in questo registro (e. 100). I signori inoltre, giusta gli stessi statuti (i), nell'entrare in ufficio prestavano il giuramento di bene amministrare la cosa pubblica (e. 5). Per un certo tempo però furono i sei eletti dal consiglio (e. 5), ma poi, come si è detto qui sopra (§ 2 in nota), si tornò all'antico sistema dei dodici ele^tonarii. Si noti inoltre che uno di loro per turno presedeva agli altri col nome di capo del reggimento. Con l'andar del tempo, rendendosi, a dir così, meno democratici gl'instituti comunali, si prolungava la durata dei pubblici uffizii; cosi nel 1718 troviamo già (2) che i quattro signori rinnovavansi non più ogni bimestre, ma ogni semestre.
Vediamo ora, col sussidio di questo registro degli anni 1552-1554, quali erano le attribuzioni dei signori del reggimento. Spettava loro in prima l'eleggere il tesoriere del comune (e. 14), i sindacatori del regio capitano uscente (e. 14) e del costui assessore giudiziario (e. 81), i dodici deputati (due per sestiere) a rivedere e a correggere il fumante (/oculano) (e. 67) e i dodici procuratori od economi delle sei chiese principali : il duomo, S. Domenico dei domenicani, S. Giovanni delle benedettine, S. Agostino degli agostiniani, S. Francesco dei francescani e S. Matteo pure delle benedettine (cc. 72 e 144). Nominavano ancora gì' incaricati a distribuire gli alloggi militari (cc. 33, 42, 51), i dodici
(1) Stat. cit. del 1440, r. xxm, del 1. I.
(2) PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 197.
| |
Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
|
Pagina (465/635)
|
S. Domenico S. Giovanni S. Agostino S. Francesco S. Matteo Stat Domenico Giovanni Agostino Francesco Matteo
|