Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      Cap. XXVII - Suo organismo nel periodo del patriziato (1507-1770). 455
      1' altro canto le descritte pitture, non più ora esistenti, lumeggiano con la vivezza della rappresentazione e risuscitano con lo splendore delle tinte i diritti temporali de' vescovi e la vita comunale de' cittadini per sì lungo corso di secoli.
      14. Abbiamo già veduto il digradar che man mano faceva il potere secolare del vescovo fra noi col processo de'nostri periodi storici. Con questa diminuzione andava conscguentemente di pari passo quella degli ufficiali suoi; così il giudice a' contratti, siccome era avvenuto degli altri del periodo vescovile (cap. ix, § 5) e di quello di libertà comunale (cap. xn, § 2), cessò, come si disse (cap. xix, § 8), nello scorcio del secolo xvi. Il giudice delle seconde cause civili, di cui pur si è parlato (cap. xix, § 8), durò invece fino all'abolizione de'feudi nel 1806; lo stesso seguì del viceconte, il cui nome comincia ad apparire appunto in questo periodo sì fecondo di titoli. Quest' ultimo ufficiale però, riguardando il potere feudale del vescovo sui villaggi della chiesa aprutina, non deve aver luogo in una storia, qual' è la presente, del comune teramano.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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