Il Comune Teramano di Francesco Savini
Parte IV - H comune teramano nell' évo moderno.
CAPITOLO XXVIII. Suoi atti nel perìodo delle riforme comunali (1770-1889).
SOMMARIO: i Modo e tempo onde si applicò il nuovo organismo del 1770; rinunzia del popolo nel 1789 alla suprema magistratura cittadina e ragione del titolo di questo periodo. — 2. Il comune provvede nel 1792 alla difesa della città nel caso d'una invasione francese. — ;. Contribuisce nel 1796 alle spese generali di guerra. — 4. Occupazione francese della città nel 1798 e stabilimento della municipalità e della guardia civica; rientrativi i regi! nel 1799, Teramo resta in. potere della banda Fontana in mezzo all'inazione comunale; il Pronio vi ristabilisce l'antica forma cittadina.—
5. Azione del comune nelle pubbliche calamità del 1802 e del 1810. —
6. Tornati i Francesi nel 1806, provvede alla pubblica sicurezza con una guardia civica fino al loro pacifico ingresso. — 7. Ristabiliti i Borboni nel regno nel 1814 e Teramo rimasta in potere di sé, il sindaco Savini in-stituisce una guardia di scelti cittadini e previene coraggiosamente un pubblico tumulto.—8. Nella sollevazione del 1821 il comune arma una guardia di sicurezza. — 9. Nell'epoca pacifica dal 1821 al 1848 esso, privo d'ogni diritto, provvede ai pericoli della salute e dell'ordine pubblico nel 1831 e nel 1837 con guardie aggiunte a quella urbana. — io. Il comune riceve i sovrani nel 1832, 1844, 1847 e 1863 e festeggia le nozze reali nel 1835. — il. Partecipazione sua ai fatti politici del 1848 contro e prò del sovrano. — 12. Suo governo massaio fino al 1860. — 13. Suoi atti politici e militari nella rivoluzione del 1860, proclamando l'unità d'Italia e combattendo i fautori de' Borboni. — 14. Cause generali e particolari di simili atti. — 15. Attuazione delle nuove libere leggi comunali in Te-ramo nel 1861. — 16. Indifferenza del popolo verso di esse e sue cause morali. — 17. Risvegliamento pubblico al primo attuarsi della più larga legge del 1889 e successiva sfiducia. — 18. Variazioni nel territorio comunale.
i. Eccoci, dopo un lungo e faticoso cammino, arrivati quasi alla meta del medesimo, toccando cosi l'estremo periodo della nostra storia comunale. Noi abbiamo visto, al luogo debito (cap. xxi, § 11), mutato in tutto, mercé le regie disposizioni del 1770, il vecchio organismo patrizio del nostro comune, e, rimettendo ad un apposito capitolo (xxx) il trattare della nuova organizzazione, veggiamo ora qui, eh' è il luogo dei fatti del medesimo, il modo onde quelle disposizioni furono eseguite dalla nostra città. Nel mese seguente dunque, ossia nel gennaio del 1771, adunatosi il parlamento nella chiesa di S. Agostino sotto la presidenza del-
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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
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Pagina (478/635)
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