Il Comune Teramano di Francesco Savini
472 Parte IV - II comune teramano nell'evo moderno.
vremmo qui a lungo soffermarci su tale materia. Se non che il compito nostro si adempie solo col fornire al lettore le notizie, a dir cosi, collettive della medesima, esaminando lo stato generale della coltura nostra in quell'epoca. Il che faremo noi dando qui le opportune informazioni sugli instituti, sulle accademie e sulle società letterarie e scientifiche del tempo. Prima manifestazione pubblica di tal movimento intellettuale fu la società, detta patriottica, instituita in Teramo (e noi crediamo per influsso di quella omonima celebre di Milano, di cui erano anima i Verri, il Beccarla, il Carli, ecc.) (i), con sovrana autorità ai 12 di ottobre del 1788. Essa, sebbene avesse per iscopo, appunto come la milanese, l'agricoltura e il commercio della provincia, pur debbe. considerarsi in gran parte letteraria per la natura delle memorie e dei discorsi che uscivano dal suo seno. Nel seguente anno 1789 ne furono scelti a presidente Gio. Filippo Delfico e a segretario Giovanni Thaulero, siccome e' informa il Palma (2) ; ed un erudito saggio della sua attività scientifica dette essa l'anno 1792 per le stampe in Teramo con la memoria del citato Delfico intitolata: « Conservazione e « riproduzione de' boschi della Provincia di Teramo ». E prova ancor migliore della sua attività pratica fu la proposta, accettata poi dal parlamento comunale dei 23 di settembre del 1792, di adoperare le rendite del convento degli agostiniani, abolito con regio decreto degli 8 di settembre dello stesso anno, alla fondazione di una scuola pubblica per l'insegnamento della lettura, della scrittura e dell' aritmetica, ed inoltre di una casa di educazione per la gioventù, onde questa potesse, mercé onesta pensione, apprendere le arti liberali e le scienze. Ma i tempi, che allora volgevano trepidi sotto il timore della francese rivoluzione, fecero, appunto in quell'anno 1792, non solo abortire siffatti propositi, ma pur sciogliere la stessa società patriottica, la quale, col suo semplice-nome, destava i sospetti del regio governo (3).
Nell'antecedente anno 1791, epoca di vero risvegliamento letterario, fu eretto, come scrive il Palma (4), da una privata ed antica famiglia (che fu la Corradi), un teatro dedicato Genio patriae
(1) E tale influsso era naturale fra noi, ove qualche giovane e colto signore, siccome il marchese Grazio Delfico, figlio del sunnominato Gio. Bernardino, avea compito la sua educazione scientìfica presso Milano, cioè nell'università di Pavia.
(2) PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 237.
(3) PALMA, op. cit, voi. Ili, p. 240.
(4) PALMA, op. e loc. cit.
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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C. 1895
pagine 612 |
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Pagina (494/635)
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