Il Comune Teramano di Francesco Savini

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      47° Parte IV - D comune teramano nell' évo moderno.
      gli usi e i costumi possono stimarsi eguali a quelli dell'ultima parte del periodo antecedente (1507-1770) e già da noi descritti al proprio luogo (cap. xxvi, § 8); e per la seconda parte, quanto è dire fino al 1889, ognuno intende da sé che ciò non può fornirci materia storica. In ogni modo, per rendere compiuto e fino al-l'ultimo, per quanto ci è dato, il quadro delle cose nostre comunali, accenneremo a qualche fatto di tal natura. Tali ci sembrano, ad esempio, le gare di precedenza nate nello scorcio del secolo xvm tra le confraternite pie. della città per le sacre processioni. Il tribunale, ossia, come si chiamava allora, la regia udienza deliberò, con sentenza dei 21 di gennaio del 1796 (giacché in questo tempo fioriva ancora la legislazione tanucciana che s'impacciava di cose ecclesiastiche),. che si mantenesse il turno mercé il sorteggio stabilito fin dal :6'io dall'autorità competente del vescovo aprutino, delegato apostolico: la stessa sentenza determinò per maggiore chiarezza che la precedenza nel 1796 toccasse alla confraternita de' cinturati di S. Agostino, nel 1797 a quella dell'Annunziata e nel 1798 all'altra dello Spirito Santo (i). Ci pare ancora questo luogo opportuno per ricordare la parte che prendeva il comune fino al 1860 alla vita religiosa dei cittadini. Così esso insino al detto anno interveniva nella cattedrale in forma pubblica alla sacra novena in onore del protettore della città, San Berardo, e nella chiesa della Madonna delle Grazie alla messa solenne dei due di luglio per antico voto pubblico. Cosi pure il magistrato cittadino seguiva le processioni del Corpus Domini e di San Berardo. Promuoveva esso ancora talvolta le sacre missioni, siccome ci narra il Palma avesse fatto nel 1822 il sindaco del tempo (ch'era Pancrazio Palma), con l'autorizzazione regale e col concorso dell'autorità ecclesiastica (2). 7. Eccoci ora, giusta il nostro sistema, alle condizioni igie-niche ed all'atteggiamento del comune in faccia alle medesime. A dir vero nelle epidemie di tifo nervoso scoppiato in città nel 1797 a cagione delle agglomerazioni di milizie e nel 1817 per effetto della carestia dell' anno antecedente, non appare, oltre quella del governo centrale, l'opera del comune (3). Quando poi nel 1831 in gran parte d'Europa apparve per la prima volta il choUra asiatico, fu in Teramo, per cura del governo, da cui tutto allora emanava, instituita una commissione di cospicui cittadini e che l'or citato
      (1) PALMA, op. cit., voi. Ili, p. 241.
      (2) PALMA, op. cit, voi. IH, p. 297.
      (3) PALMA, op. cit., voi. Ili, pp. 224 e 291.


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Il Comune Teramano
nella sua vita intima e pubblica
di Francesco Savini
Forzani e C.
1895 pagine 612

   

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