Storia di Torino di Luigi Cibrario
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libro pki.monavi. Scopertasi dai Fenici l'isola Gadilana nel mare Oceano, volevano i Tirreni dedarvi una colonia. Ma fecero contrasto i Cartaginesi. Vuoisi che occupassero la Sardegna e le isole di Creta, di Lenno, d'Imbro e di Stalimene nel mare Egeo. Così avrebbero signoreggiato due mari (5).
Più tardi, dopo le invasioni de'Liguri e degli Umbri, una parte de'Tirreni, gli Etruschi, coltivavano i loro colli ridenti, le loro amene pianure; aiutati prima dai Pelasgi sbarcati alle foci del Po, contra gli Umbri, li cacciarono poi, quando ne parve loro incomoda l'ospitalità, sicché i Pelasgi si misero di nuovo in mare e tornarono in Oriente (4).
Allora gli Etruschi coronarono di nobili città i ¦ loro gioghi (5), fondarono Mantova in mezzo alla palude, e travagliarono con guerre continue Liguri ed Umb ri.
Allora, otto o nove secoli prima di Gesù Cristo,
tra il Tevere e la Magra fiorì una civiltà maravigliosa, anteriore d'assai alla Greca; una civiltà veramente Italiana, poiché non da anni, ma da secoli erano italiani gli Etruschi, e da questo sole d'Italia, e dalla lieta varietà de'prospetti e de'climi, e della lussureggiante vegetazione predisposti a ricevere le norme del vero bello e del grande: beata influenza che risentono anche oggidì gli stranieri, che dalle tristi loro pianure coperte di brume, o dai monti deserti ed inarmonici s'inurbano in questa felice penisola,
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Storia di Torino
Volume Primo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana 1846
pagine 531 |
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Pagina (18/531)
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